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    Perù, trovati i resti del più grande sacrificio di bambini nella storia dell’umanità

    In Perù sono stati rinvenuti i resti di 140 bambini uccisi circa 500 anni fa, durante un rituale dell'impero Chimù

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 28 Apr. 2018 alle 12:13 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:35

    Perù: ritrovati resti di 140 bambini uccisi. Il più grande sacrificio della storia

    In Perù sono stati ritrovati i resti di un macabro rituale dell’impero Chimù, in cui sembra che siano stati uccisi 140 bambini di età compresa tra i cinque e i quattordici anni.

    A riportare la notizia è il sito web del National Geographic, secondo cui potrebbe trattarsi del “più grande sacrificio infantile di massa nella storia umana”.

    La scoperta è avvenuta vicino all’odierna Trujillo, la quale in passato era popolata dall’impero Chimù.

    Sembrerebbe che questo sacrificio rituale sia stato compiuto circa 550 anni fa.

    Insieme ai bambini, sono stati sacrificati anche 200 giovani lama di non oltre diciotto mesi di vita.

    Sia i 140 bambini che i 200 lama sono stati uccisi in un unico evento.

    La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori sovvenzionati dalla National Geographic Society.

    Uno dei principali ricercatori, John Verano ha dichiarato al National Geographic: “Io, per esempio, non me lo sarei mai aspettato” aggiungendo che “nessun altro avrebbe potuto aspettarselo”.

    Credits: GABRIEL PRIETO, National Geographic

    I ricercatori del National Geographic hanno convenuto che si sia trattato di un sacrificio rituale a causa delle ferite riportate dai resti dei bambini, i quali presentano segni di taglio e frattura all’altezza dello sterno.

    Credits: GABRIEL PRIETO, National Geographic


    Nelle foto si nota inoltre che molte coste sono state rotte, il che fa pensare che alle vittime sia stato rimosso il cuore.

    Inoltre, sui resti delle vittime, sono state rinvenute delle tracce rosse, probabilmente facenti parte del rituale.

    Credits: JOHN VERANO, National Geographic

    Il ricercatore Gabriel Prieto ha dichiarato al National Geographic: “Quando le persone sentono parlare di ciò che è accaduto e della sua portata, la prima cosa che chiedono sempre è perché.”

    Il National Geographic propone una risposta: lo strato di fango in cui sono state rinvenute le vittime potrebbe essere stato causato da forti piogge le quali avrebbero spinto l’impero dei Chimù a fare un sacrificio umano per farle cessare.

    E sul perché siano stati scelti proprio dei bambini,l’archeologo Haagen Klaus ha dichiarato al National Geographic che “le persone sacrificavano ciò che era di maggior valore per loro”.

    Ma dato che le piogge non cessavano, aggiunge, i Chimù “potrebbero aver notato che il sacrificio di persone adulte era inefficace e forse c’era bisogno di un nuovo tipo di vittima sacrificale”.

    Credits: GABRIEL PRIETO, National Geographic
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