Bambini uccise a bastonate in India: appartenevano alla casta degli “intoccabili”
Due bambini di 11 e 12 anni sono stati uccisi a bastonate a Bhavkhedi, un villaggio del Madhya Pradesh, in India, dove si erano fermati per fare i bisogni all’aperto, mentre andavano verso la casa dei nonni.
La polizia ha arrestato gli uomini, due fratelli, che hanno assalito i piccoli, e alcuni abitanti del villaggio hanno dichiarato di essere accorsi in aiuto, ma troppo tardi. I due bambini uccisi a bastonate erano ‘Dalit‘, appartenenti cioè alla casta più bassa in India, in passato conosciuta come quella degli “intoccabili”, mentre i loro aguzzini erano della casta degli Yadav, una delle più potenti della zona. Alcuni media parlando addirittura di linciaggio.
“Alle 6 del mattino, mentre i bambini, di 11 e 12 anni, stavano attraversando il villaggio di Bhavkhedi vicino la stazione di polizia di Sirsod per recarsi a casa dei nonni, i fratelli Hakim Singh Yadav e Rameshwar Yadav li hanno colpiti con bastoni alla testa, uccidendoli “, ha detto Rajesh Singh Chandel, sovrintendente della polizia di Shivpuri.
Secondo quanto dichiarato da uno dei due fratelli, il primo tra i due che ha colpito i bambini sarebbe mentalmente instabile.
Sudhir Kode, che si occupa dei diritti dei Dalit nella zona, ha affermato che la polizia avrebbe provato a insabbiare il caso perché coinvolgerebbe una comunità ‘dabang’, ovvero molto potente.
La Human Law Network ha dichiarato che invierà sul posto una squadra per accertare i fatti il prossimo 28 settembre.