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    Tragedia in Brasile, uccisa una bambina di 8 anni: “Agatha è stata colpita dalla polizia alla schiena”

    Agatha Félix Credit: Twitter

    Gli agenti di Rio De Janeiro avrebbero sparato nella periferia di Complexo Alemão contro una moto e un proiettile di rimbalzo avrebbe colpito la bambina alla schiena. In migliaia in strada per protestare contro la violenza crescente nelle favelas

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 23 Set. 2019 alle 11:23 Aggiornato il 23 Set. 2019 alle 11:24

    Brasile, uccisa bambina di 8 anni: accuse alla polizia e proteste in piazza

    Una bambina di 8 anni è stata uccisa in Brasile, in un favela di Rio de Janeiro. È morta dopo essere stata colpita da un proiettile sparato dalla polizia, secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni.

    Bambina uccisa in Brasile: “Colpita alla schiena dalla polizia”

    Si chiamava Ágatha Félix. È stata atterrata il 20 settembre da un colpo alla schiena mentre rientrava a casa su un furgone con la nonna nella favela di Complexo Alemão, come riportano i media internazionali.

    Trasportata in ospedale, la piccola è morta poco dopo. La polizia, racconta la famiglia della bambina, ha sparato contro un motociclista del quale era all’inseguimento.

    Bambina uccisa in Brasile: i casi di violenza nelle favelas

    È la sedicesima bambina vittima della violenza a Rio solo quest’anno, la quinta a morire. Da mesi questo enorme agglomerato urbano, poverissimo, è al centro di guerriglie tra gang per il controllo del territorio e dalle incursioni della polizia e delle milizie.

    Le proteste per la tragedia della morte di Agatha

    La foto di Agatha è stata condivisa da molte persone sui social network, per denunciare quanto accaduto. A Rio ci sono chat WhatsApp e pagine Facebook dove è possibile segnalare sparatorie o situazioni di pericolo e l’episodio di Agatha ha scatenato polemiche a pioggia.

    Amnesty International ha denuciato l’impatto negativo delle politiche aggressive volute dal governatore Wilson Witzel – alleato del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro – contro i delinquenti, messe in atto anche a costo della perdita di vite di civili.

    I post con la foto di Agatha sono spesso accompagnati dall’hashtag #aculpaedowitzel (è colpa di Witzel).

    Nel giorno dei funerali di Agatha, domenica 22 settembre, si è tenuta una manifestazione con i bambini che hanno marciato, con in mano palloncini gialli, sotto lo striscione “smetti di ucciderci”.

    > Il fotografo infiltrato nelle favelas di Rio
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