Domenica 22 novembre i cittadini argentini si sono recati alle urne per scegliere il nuovo presidente del Paese tramite un ballottaggio.
Mauricio Macri è diventato il nuovo capo di stato dell’Argentina. Qui i risultati delle elezioni e di seguito il racconto del giorno delle elezioni.
Le elezioni del 25 ottobre non hanno stabilito chi dovesse subentrare a Cristina Fernandez de Kirchner, che non poteva candidarsi per la terza volta alla guida dell’Argentina, avendo ricoperto il ruolo di presidente per otto anni consecutivi.
Prima di lei, il marito Néstor Kirchner aveva occupato la stessa carica fino alla sua morte, nel 2010.
L’era del kirchnerismo è ufficialmente terminata, anche se si potrebbe vedere una parziale continuità nel caso vincesse Daniel Scioli, sostenuto dal presidente uscente nella sua corsa alla poltrona.
Scioli, italiano d’origine come il suo diretto avversario Mauricio Macri, si era inizialmente opposto alle politiche di Cristina Fernandez de Kirchner, ma il Partito giustizialista – di cui è esponente – ha formato successivamente una coalizione con il Frente para la victoria della Kirchner.
Nonostante i sondaggi precedenti al 25 ottobre, in cui era stato dato per favorito, Scioli non è riuscito a ottenere il 45 per cento dei voti – o il 40 per cento con un distaccamento di 10 punti dal secondo candidato – necessari per evitare agli argentini di tornare alle urne.
Scioli, 58 anni, è un ex imprenditore ed è stato per due volte governatore della provincia di Buenos Aires, la più popolosa ed estesa del Paese, considerata anche la più influente dal punto di vista delle tendenze politiche dominanti.
Il suo avversario alle urne, Mauricio Macri, 56 anni, è un importante imprenditore argentino iscritto alla coalizione di centrodestra Cambiemos.
Attuale sindaco della città di Buenos Aires, è stato in passato il presidente del Boca Juniors, una tra le più importanti squadre di calcio in Argentina.
Figlio di uno degli uomini più ricchi dell’Argentina, Macri è stato rapito per 12 giorni nel 1991 da una gang di poliziotti corrotti che voleva ottenere milioni di pesos di riscatto.
Se il candidato di Cambiemos vincesse il ballottaggio, il Paese andrebbe verso un vero e proprio cambiamento. Macri ha infatti promesso di introdurre politiche a favore della crescita economica, di ridurre l’inflazione e di tagliare i legami con i creditori esteri.
Il sindaco di Buenos Aires ha annunciato che, in caso di vittoria, il suo governo si avvicinerebbe alle politiche statunitensi, allontanandosi da quelle del Venezuela e dell’Iran.
— Leggi anche: Mauricio Macri vince le elezioni presidenziali in Argentina
— Per conoscere i programmi di governo proposti dai due candidati ; Leggi anche: Le elezioni in Argentina
Leggi l'articolo originale su TPI.it