Quasi 135mila persone sono state evacuate dalle loro case sull’isola di Bali, in Indonesia, per la possibile eruzione del vulcano Agung.
Nella giornata di giovedì 29 settembre le autorità hanno avvertito gli abitanti dell’isola che il vulcano potrebbe eruttare in qualunque momento. Per questo motivo è stato chiesto ai balinesi residenti nei dintorni di Agung di recarci nei centri di accoglienza improvvisati presenti sull’isola.
A dare la notizia è stata anche la Croce Rossa indonesiana. Già all’inizio della settimana 45mila persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Negli ultimi giorni si sono sentite migliaia di tremori, segno che il magma sta risalendo. Inoltre, una colonna di fumo di 200 metri alzatasi dalla bocca del vulcano è stata avvistata il 24 settembre.
Gli sfollati alloggiano in tende, palestre ed edifici governativi nei villaggi vicini.
Sono state fatte abbondanti scorte di cibo, acqua, medicinali e di altre forniture, ma gli sfollati temono di dover vivere una lunga attesa che potrebbe stravolgere la loro vita.
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— Indonesian Red Cross (@palangmerah) 25 settembre 2017
Il monte Agung è uno dei 130 vulcani attivi in Indonesia, che è composta da un arcipelago situato nella cintura di fuoco: una zona dell’oceano Pacifico soggetta a eruzioni vulcaniche e terremoti.
Il 22 settembre le autorità hanno imposto una zona rossa di 12 chilometri intorno alla montagna. Le aree turistiche principali dell’isola rimangono inalterate per ora mentre i balinesi coinvolti dall’ordinanza saranno ospitati in scuole e centri sportivi.
“Abbiamo registrato 800 scosse: questo rafforza la nostra convinzione che il magma sta salendo”, hanno detto i responsabili del centro indonesiano di vulcanologia. “Nei giorni scorsi era a cinque chilometri dalla superficie, ora si sta avvicinando all’esterno. Sono già state distribuite 500 mascherine, l’intera area del vulcano è sorvegliata perché nessuno si avvicini”.
Non è chiaro se e quando ci sarà l’eruzione, ma a Bali, frequentata ogni anno da decine di migliaia di italiani, le misure preventive sono state applicate in modo stringente.
L’Indonesia ha quattro livelli diversi di allarme per il vulcano Agung. Al momento le autorità hanno innalzato il livello da normale ad allerta.
Alcune comunità hanno anche istituito dei rifugi per gli animali che si trovavano negli allevamenti della zona a rischio.
Diversi paesi, tra cui il Regno Unito, l’ Australia e Singapore hanno diramato consigli di viaggio per i loro cittadini, avvertendoli su possibili variazioni dei voli ed evacuazioni.
Nell’ultima eruzione del vulcano Agung, avvenuta nel 1963, morirono più di mille persone. Oggi Bali è molto più popolosa rispetto a cinquant’anni fa, ma al contempo le infrastrutture sono migliorate. Gli sviluppi tecnologici permettono di individuare i pericoli con anticipo, per poter attuare i piani di emergenza in anticipo.