Il Bahrein ha giustiziato tre uomini di fede sciita condannati per l’uccisione di tre poliziotti in un attentato dinamitardo nel marzo del 2014, domenica 15 gennaio 2017.
Abbas al-Samea (27 anni), Sami Mushaima (42 anni) e Ali al-Singace (21 anni) erano affiliati, secondo le autorità del Bahrein, al gruppo terroristico Saraya al-Ashtar.
Secondo gli attivisti, invece, le confessioni sono state estorte attraverso la tortura. Tuttavia il Bahrain sostiene che la decisione di giustiziarli è stata presa in accordo con il diritto internazionale.
Le esecuzioni hanno scatenato proteste in tutto il paese. Quando i dimostranti hanno tentato di bloccare le strade dando fuoco ai copertoni, la polizia ha risposto con i gas lacrimogeni. Un municipio è stato dato alle fiamme.
Il paese raramente esegue sentenze capitali: quelle di domenica sono le prime dall’insurrezione del 2011.
Il Bahrein è un paese arabo a maggioranza sciita, ma la dinastia regnante, quella degli al-Khalifa, è di fede sunnita.
Nel corso dell’ultimo anno, c’è stato un severo giro di vite sui dissidenti sciiti. Uno dei principali religiosi sciiti, Isa Qassim, è stato addirittura privato della cittadinanza.
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