Almeno 24 persone sono rimaste uccise e 67 sono state ferite a Baghdad, dove un’autobomba ha colpito una piazza affollata nel quartiere a maggioranza sciita di Sadr City, lunedì 2 gennaio 2017. Nove delle vittime erano donne che si trovavano a bordo di un minibus. Secondo quanto riportato dal network britannico Bbc invece il numero dei morti sarebbe di 35.
L’agenzia di stampa dell’Isis, Amaq, ha diffuso una dichiarazione online in cui dice di aver commesso l’attacco prendendo di mira i fedeli sciiti, che considera apostati.
I miliziani dell’Isis colpiscono regolarmente obiettivi civili nella capitale irachena, anche se hanno perso gran parte del terreno conquistato nel 2014 nella parte settentrionale e occidentale del paese.
L’assalto dell’esercito iracheno contro l’Isis a Mosul, sostenuto dagli Stati Uniti e lanciato il 17 ottobre 2016, è la più grande operazione militare in Iraq dall’invasione statunitense del 2003.
I miliziani del sedicente Stato islamico durante la ritirata hanno ripetutamente attaccato le aree riconquistate dall’esercito, uccidendo o ferendo i civili che si spostano nella direzione opposta.
Sabato 31 dicembre tre esplosioni hanno ucciso 29 persone nella capitale.