Il quotidiano tedesco Bild ha riferito che l’autista polacco del tir usato per compiere la strage di Berlino del 19 dicembre 2016 era incosciente al momento dell’attacco.
Il giornale tedesco cita l’esame autoptico sul corpo dell’uomo e rivela che l’autore dell’attentato ha sparato alla testa di Lukasz Urban diverse ore prima di lanciarsi, a bordo del camion rubato, sulla folla del mercatino di Natale berlinese, uccidendo 11 persone.
Secondo quanto riferisce Bild, Urban è stato colpito tra le 16:30 e le 17:30 e ha perso molto sangue. L’attacco è avvenuto solo alcune ore dopo, intorno alle 20, e sebbene l’uomo potesse essere ancora in vita, prosegue il quotidiano tedesco, non era certo in grado di afferrare il volante e lottare col suo aggressore perché sicuramente non era cosciente.
In precedenza, il camionista polacco era stato celebrato come un eroe perché si diceva che avesse tentato di deviare l’automezzo contribuendo così a limitare il numero delle vittime.
Anis Amri, il presunto autore della strage, un 24enne tunisino, è stato ucciso da un agente di polizia italiano a Sesto San Giovanni alle prime ore del 23 dicembre: durante un controllo di routine, Amri aveva estratto la sua arma e sparato, ferendo un agente alla spalla. Il collega aveva reagito sparando a sua volta e uccidendo il giovane presunto jihadista.
Amri aveva viaggiato da Berlino fino all’Italia attraverso la Francia, ma il suo percorso effettivo è ancora da chiarire, così come le ragioni per cui non è stato identificato e fermato durante il tragitto, pur essendo stato emesso un mandato di cattura europeo con la sua foto e le sue generalità.