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    Il pastore austriaco che aiuta i migranti a passare il confine

    Da diverse settimane Hans Breuer aiuta i migranti ad attraversare l'Ungheria e raggiungere l'Austria

    Di Vittoria Vardanega
    Pubblicato il 23 Set. 2015 alle 09:10 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:47

    Hans Breuer, pastore austriaco di 61 anni, è uno delle decine di suoi connazionali e ungheresi che nelle scorse settimane hanno aiutato centinaia di migranti ad arrivare in Austria, come riporta il quotidiano britannico The Guardian

    Prima che il confine con la Serbia venisse chiuso il 15 settembre, infatti, i migranti arrivavano nel sud dell’Ungheria con l’intenzione di attraversare il Paese e raggiungere l’Austria. Secondo le autorità ungheresi, sono più di 190mila i rifugiati entrati nel Paese dall’inizio dell’anno. 

    I rifugiati, tuttavia, prima di poter proseguire loro viaggio verso l’Austria e altri Paesi europei, venivano trattenuti per giorni nei campi profughi, spesso in condizioni pessime e controllati dalla polizia. La loro unica alternativa, prima che Breuer e altri offrissero il loro aiuto, era quella di affidarsi ai trafficanti. 

    Ora che i migranti non possono più arrivare in Ungheria attraverso il confine con la Serbia, il gruppo di austriaci e ungheresi trasporta meno migranti, ma continua a rischiare molto. Breuer rischia infatti anni di prigione, se venisse scoperto dalla polizia. 

    La notte di domenica 20 settembre, tuttavia, Breuer, che si autodefinisce come “l’ultimo pastore errante dell’Austria”, viaggiava in compagnia di tre curdi in un campo buio vicino al confine serbo-ungherese. 

    Dopo essere riusciti a evitare la polizia ungherese al confine serbo, i quattro hanno dovuto viaggiare per altri 300 chilometri, utilizzando strade secondarie e dissestate, prima di arrivare nella remota foresta austriaca in cui vive Breuer.

    Il motivo per cui questo pastore e cantante ha deciso di aiutare i migranti è molto personale: suo padre, un dissidente ebreo, scappò nel Regno Unito dall’Austria poco prima della seconda guerra mondiale.

    “Mi fa piangere ogni volta pensare a mio padre, alla sua situazione e a quella degli altri immigrati” ha detto Breuer. “Alcuni amici ebrei dei miei genitori provarono a emigrare in Svizzera prima della guerra, ma vennero riportati indietro alla frontiera e consegnati ai nazisti. C’è troppa somiglianza tra queste due situazioni, una 70 anni fa, una adesso.” 

    Nel video qui sotto, Breuer canta canzoni Yiddish con un gruppo di siriani e palestinesi in viaggio verso l’Austria. 

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