Australia in fiamme: centinaia di volontari eroi lavorano gratis per spegnere gli incendi
Centinaia di volontari in Australia si sono rimboccati le maniche per spegnere gli incendi che hanno colpito il Nuovo Galles del Sud, nella parte sudorientale dell’isola.
Dal primo luglio scorso infatti nello stato australiano sono andati in fiamme tre milioni di ettari di terreno: circa il doppio di quelli interessati dagli incendi del 2018 in California (1,8 ettari) e oltre il triplo di quelli colpiti dai roghi in Amazzonia della scorsa estate.
A lavorare per spegnere gli incendi sono i volontari che si sono uniti alla New South Wales Rural Fire Service (NSW RFS), l’organizzazione più grande al mondo di pompieri volontari, che conta 70mila membri pienamente addestrati.
Dal mese di settembre, ogni giorno circa 3mila vigili del fuoco hanno lavorato per sconfiggere incendi vastissimi nella zona. Il 90 per cento di loro sono volontari non pagati, per lo più persone del posto, che si fanno avanti per salvare le proprie comunità.
“Lo facciamo perché è una passione. È una fratellanza”, ha detto uno dei volontari, Daniel Knox, intervistato dalla Bbc. Knox, giardiniere paesaggista di 22 anni, non ha esitato a lasciare la sua vita ordinaria per accorrere dove c’era bisogno di lui, nonostante i pericoli che questo comporta.
La scorsa settimana due pompieri volontari, Andrew O’Dwyer e Geoffrey Keaton, sono stati uccisi dalla caduta di un albero che è finito sul loro mezzo, mentre a spegnere un grande rogo. Entrambi avevano figli piccoli.
Normalmente i pompieri volontari del NSW RFS sono chiamati a spegnere incendi solo occasionalmente, ma quest’anno la situazione è stata così difficile che hanno dovuto lavorare a intensità eccezionali, che talvolta hanno inciso sulla loro situazione economica e lavorativa.
Questo ha fatto aprire il dibattito politico alla necessità di prevedere un compenso per i vigili del fuoco volontari. A chiederlo sono l’opposizione laburista, i sindaci e i sindacati dei pompieri, sostenendo che sacrifici di questa entità senza una retribuzione non sono sostenibili.
Dietro queste pressioni, il primo ministro australiano Scott Morrison, che nelle scorse settimane aveva sottolineato più volte che non fosse necessario fornire supporto economico ai volontari, ha annunciato poche ore fa che i dipendenti pubblici in congedo per combattere gli incendi avranno un congedo retribuito aggiuntivo. Il premier ha detto che sta lavorando per fissare uno “standard minimo di quattro settimane”, a partire da oggi.
I pompieri volontari, tuttavia, non sono mossi dallo scopo economico, come dimostra il picco di ricerche su Google, con sempre più persone in Australia che cercano informazioni su come diventare vigili del fuoco volontari.
Il livello di ricerche per la chiave ‘how to become a volunteer firefighter’ (come diventare un pompiere volontario) a è il più alto dal 2004.
“Abbiamo ricevuto circa 10mila richieste dal primo luglio 2019”, racconta un portavoce di NSW RFS a Yahoo Finance, riferendosi alle richieste di informazioni di persone che vorrebbero unirsi ai volontari. “Nell’anno precedente ne avevamo ricevute 3,140”. Un ulteriore segno che c’è chi è disposto a darsi da fare per proteggere la propria comunità, anche a rischio della propria vita.