10mila cammelli saranno abbattuti in Australia
Circa 10mila cammelli selvatici dell’Australia Meridionale saranno abbattuti dai tiratori professionisti in elicotteri a partire da domani, mercoledì 8 gennaio.
Lo ha stabilito il capo della comunità degli aborigeni di Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara dopo aver ricevuto le lamentele da parte della comunità locale, che denuncia gli animali di invadere le proprie case e consumare troppa acqua in una regione ormai devastata dalla siccità e dagli incendi.
L’abbattimento dovrebbe durare cinque giorni, causando l’ennesima strage di animali in un periodo in cui 480milioni di creature sono già morte nei roghi che stanno bruciando il Paese.
Secondo le ultime stime del Wwf Australia oltre un miliardo di animali potrebbero essere stati uccisi direttamente o indirettamente dagli incendi.
Ma l’uccisione dei cammelli non è un fenomeno nuovo per il Paese: ogni anno il programma di gestione della specie ne abbatte un determinato numero per evitare che questi prosciughino le poche sorgenti d’acqua, fonti preziosissime e sacre per le comunità aborigene.
Eppure la notizia arriva in un periodo drammatico per l’Australia, dove da settembre a oggi sono stati bruciati oltre 7 milioni di ettari di boschi a causa dei roghi provocati, nella maggior parte dei casi, dall’uomo.
Oggi, martedì 7 gennaio, il quotidiano The Australian ha fatto sapere che la polizia ha arrestato 183 persone dall’inizio dell’emergenza, sospettate di aver appiccato incendi negli stati del Nuovo Galles del Sud, Queensland, Victoria, Australia Meridionale e Tasmania.