Una ragazza russa di 21 anni, lo scorso maggio, si è sparata un colpo in testa per errore a Mosca. Si stava scattando un selfie mentre, con l’altra mano, si puntava addosso una pistola.
Nello stesso mese, un adolescente è morto nella regione di Ryazan, nella Russia occidentale, dopo essere venuto a contatto con i fili dell’alta tensione: stava cercando di scattarsi una foto arrampicandosi sul ponte di una ferrovia.
A gennaio del 2015 due ragazzi sono esplosi in aria sui monti Urali, che segnano il confine tra Europa e Asia. L’autoscatto recuperato dal telefono di una delle vittime mostrava i due amici tenere in mano una granata, pronta per essere innescata.
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