Un attentatore suicida è morto dopo essersi fatto esplodere nei pressi del consolato americano nella città saudita di Jeddah. Lo ha riferito il ministero degli Interni saudita
Due agenti di sicurezza che sono intervenuti sul posto sono rimasti leggermente feriti, ma nessun altro è stato coinvolto.
I due erano intervenuti perché insospettiti dalla presenza di un uomo nel parcheggio dell’ospedale Suleiman Faqeeh, che si trova proprio di fronte al consolato Usa. Mentre si avvicinavano l’uomo ha fatto esplodere la cintura esplosiva che aveva addosso.
L’attacco è avvenuto nelle prime ore del mattino, nel giorno dell’Independence Day statunitense e poco prima della preghiera dell’alba, che segna l’inizio del digiuno del Ramadan, tutti i giorni.
I militanti islamici avevano attaccato il consolato di Jeddah già nel 2004, lasciando nove morti.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha detto che era a conoscenza dell’esplosione e ha aggiunto che non vi è stato alcun problema per il personale del consolato.
L’ambasciata degli Stati Uniti in Arabia Saudita ha emesso un avvertimento dopo l’attacco, invitando gli americani a rimanere all’erta e a prendere ulteriori precauzioni di sicurezza negli spostamenti in tutto il paese.
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