Un attentatore suicida si è fatto esplodere con un’automobile piena di esplosivo contro un muro vicino alla sede del consolato generale tedesco nella città di Mazar-i-Sharif, nel nord dell’Afghanistan nella serata del 10 novembre 2016. Sono almeno quattro i civili rimasti uccisi nell’esplosione, mentre numerose persone sono state ferite.
I Taliban hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco, dicendo che si è trattato di una rappresaglia contro i raid aerei condotti dalla Nato su un villaggio vicino la città di Kunduz la scorsa settimana, in cui oltre 30 persone sono rimaste uccise.
Un portavoce della Nato ha detto che l’attentato ha provocato ingenti danni all’edificio, dove di solito lavorano circa 30 persone. Dopo l’esplosione alcuni attentatori armati si sono scontrati con le forze di sicurezza afghane e tedesche.
Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco a Berlino ha detto che l’attacco è stato bloccato nelle prime ore di venerdì 11 novembre. “Tutti i dipendenti tedeschi del consolato generale sono al sicuro e incolumi”, ha dichiarato.
Il portavoce del movimento fondamentalista islamico dei Taliban, Zabihullah Mujahid, ha detto che i combattenti sono stati inviati con la missione di distruggere il consolato e uccidere chiunque avessero trovato al suo interno.
Il responsabile del centro sanitario provinciale di Mazar-i-Shari ha riferito che quattro corpi e 120 feriti sono stati condotti nell’ospedale, ma che il numero potrebbe continuare a salire.
La Germania guida la missione della Nato nel nord dell’Afghanistan e ha circa 850 soldati di base nella periferia di Mazar-i-Sharif, insieme ad altre mille militari provenienti da venti paesi partner.