Un’esplosione ha colpito il 12 maggio il convoglio nel quale si trovava il vice presidente del senato del Pakistan, Abdul Ghafoor Haideri. L’episodio è avvenuto nella provincia del Baluchistan, nei pressi della città di Mastung, e ha causato la morte di almeno 25 persone secondo i dati ufficiali. Tra le vittime ci sarebbe l’autista del senatore.
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Secondo le prime ricostruzioni si è trattato di un attacco suicida che è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico. L’organo di propaganda Amaq ha comunicato che il responsabile è un attentatore che indossava una cintura esplosiva.
Le persone rimaste ferite sono almeno 35. Tra questi, dieci sarebbero ricoverati in gravi condizioni in ospedale. Il senatore Haideri, che ha riportato solo leggere ferite, ha riferito all’agenzia Reuters di essere l’obiettivo dell’attentato che ha colpito altre persone della sua scorta.
Il vice presidente del senato, che è membro del partito politico sunnita Jamiat el-Ulema, era diretto verso la città di Quetta. L’area del Baluchistan in cui è avvenuto l’attentato è instabile a causa della presenza di militanti separatisti che da decenni si oppongono al governo centrale per ottenere una quota maggiore delle risorse di gas della provincia.
Nella zona sono attivi anche altri gruppi islamisti talebani che sono stato oggetto di attacchi statunitensi nel 2016.
La sicurezza è migliorata in Pakistan a partire dal 2014, ma un’ondata di attacchi cominciata nel febbraio 2017, che ha causato almeno 100 vittime, ha aumentato la pressione sul governo di Nawaz Sharif. Nel 2016 in totale le vittime di attentati in Pakistan sono state 180.
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