Un attentatore suicida si è fatto esplodere in una moschea sciita nella capitale afghana Kabul, provocando più di 30 morti e 35 feriti. L’attacco è avvenuto nell’affollata moschea Baqir ul Olum, poco prima della preghiera.
Fraidoon Obaidi, capo della polizia di Kabul del Criminal Investigation Department, ha riferito la notizia. Nel pomeriggio l’Isis ha rivendicato l’attacco diffondendo una nota dell’agenzia del sedicente Stato islamico Amaq.
Nel mese di luglio più di 80 persone, prevalentemente sciiti hazara, sono state uccise in un attacco rivendicato da militanti dell’Isis.
Il primo ministro Abdullah Abdullah, ha condannato l’attacco come un segno di barbarie e crudeltà, ma ha detto che l’Afghanistan non deve cadere vittima delle “trame dei nemici che ci vogliono dividere”.
“Questo attacco ha colpito civili innocenti – compresi i bambini – in un luogo sacro. Si tratta di un crimine di guerra e di un atto contro l’Islam e l’umanità”, ha detto in un messaggio sul suo account Twitter.
This attack is against religions, faiths, humanity, human ideologies & every human belief. This is a sign of barbarism & cruelty. –AA 3/6
— Dr. Abdullah (@afgexecutive) 21 novembre 2016