Un attentatore suicida ha ucciso almeno 50 persone in una moschea nel nordest della Nigeria martedì 21 novembre 2018, compiendo la più grande strage registrata quest’anno nel paese, dove è in corso una ribellione del gruppo di miliziani islamisti Boko Haram.
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L’attacco è avvenuto nella città di Mubi, nello stato nigeriano di Adamawa. Secondo Abubakar Othman, portavoce della polizia, il bilancio è di 50 vittime, ma potrebbe crescere perché ci sono persone ferite in modo grave.
L’attacco di martedì non è stato rivendicato, ma i miliziani di Boko Haram in genere attaccano luoghi affollati come moschee e mercati.
I terroristi di Boko Haram hanno conquistato terreno nello stato di Adamawa nel 2014, ma sono stati cacciati dai soldati l’anno successivo.
Nello stesso stato a dicembre 56 persone sono state uccise dopo che due studentesse hanno compiuto un attacco suicida congiunto in un mercato affollato.
L’insurrezione di Boko Haram risale al 2009, quando questo gruppo ha preso le armi con l’obiettivo di creare uno “stato islamico” nella regione. Da allora i miliziani hanno ucciso 20mila persone e costretto circa 2milioni di persone a lasciare le loro case.