I cristiani del Pakistan sono di nuovo sotto attacco.
Due esplosioni avvenute domenica fuori da una chiesa cristiana a Peshawar hanno provocato 75 morti e circa 120 feriti.
Due kamikaze si sono fatti saltare in aria mentre i fedeli uscivano dalla chiesa di Ognissanti dopo messa domenicale, secondo quanto riportato dalla polizia. Si tratta di uno dei peggiori attentati ai danni della comunità cristiana nel Paese.
I parenti delle vittime sono hanno subito invaso la piazza antistante la chiesa per protestare contro il governo e la sua mancanza di responsabilità davanti ad un evento così tragico. La comunità cristiana non si sente protetta ed è costantemente nel mirino dei militanti islamisti. I cristiani sono una minoranza in Pakistan e contano l’1.6 per cento su una popolazione a maggioranza musulmana.
L’attentato è stato rivendicato sia dal gruppo dei Talebani pachistani che dal gruppo Jandullah, il quale ha detto di aver provocato l’esplosione per reagire agli attacchi dei droni statunitensi nella parte nordovest del Pakistan. I resti dei killer kamikaze sono stati ritrovati fuori dalla chiesa colpita, secondo quanto riporta la BBC.
L’episodio ha provocato un’ondata di proteste che da Peshawar si è diffusa nelle altre città. A Karachi, la polizia ha disperso un centinaio di manifestanti che chiedevano un maggiore impegno da parte del governo nella protezione delle minoranze.