Lunedì 2 ottobre, un duplice attentato suicida è avvenuto nel quartiere di al-Midan, a Damasco, in Siria, nei pressi di una stazione di polizia, uccidendo almeno 17 persone.
Secondo l’agenzia di stampa Reuters, che cita l’emittente pubblica al Mayadeen, sono rimasti uccisi sia civili che poliziotti e l’attentato è stato compiuto da almeno 4 miliziani.
L’attentato è stato rivendicato contemporaneamente dall’Isis e da un gruppo terroristico legato all’alleanza Al Nusra, affiliato ad al-Qaeda.
Al Nustra è un gruppo armato jihadista salafita attivo dal 2012 e rivale dello stato islamico.
L’agenzia Ansa parla di un triplice attacco suicida, “testimoni oculari riferiscono di una colonna di fumo che si leva dalla sede del commissariato di polizia del quartiere di Midan, dove è stato compiuto l’attentato con autobomba e attentatori suicidi”.
Secondo le prime ricostruzioni, un’auto è esplosa vicino all’ingresso del commissariato, e subito dopo un attentatore si è fatto saltare in aria nei paraggi. Poco dopo, altri due kamikaze sono entrati in azione vicino alla folla dei soccorritori accorsi sul luogo delle esplosioni.