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    Le associazioni umanitarie si schierano contro la sindaca di Calais

    Con una delibera il governo locale aveva deciso di vietare i raduni per la fornitura dei viveri ai rifugiati

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Mar. 2017 alle 13:34 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:31

    Le associazioni umanitarie hanno espresso sdegno per la decisione del sindaco di Calais, Natacha Bouchart, che ha firmato un divieto di radunarsi che potrebbe impedire la distribuzione dei pasti a migranti e rifugiati.

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    Con un decreto pubblicato giovedì 2 marzo il governo locale ha dichiarato di temere che gli assembramenti in quella che veniva chiamata la “giunga” del campo migranti possano portare a un aumento delle tensioni etniche tra i gruppi rivali.

    Il divieto non impedisce la distribuzione di cibo, ma sottolinea che è necessario “vietare tutti i raduni”. Secondo quanto scritto nel decreto, questi assembramenti avverrebbero dopo la distribuzione dei pasti ai migranti.

    Alcuni gruppi per i diritti umanitari hanno criticato la decisione. “Si parla di persone giovani e bambini, non puoi privarli del cibo”, ha detto Gael Manzi, che lavora per l’associazione locale Utopia 56. Manzi ha dichiarato che Utopia 56 continuerà a distribuire i pasti, ma in un altro luogo di Calais.  

    Due associazioni locali hanno minacciato di ricorrere a vie legali per contrastare la direttiva del sindaco. 

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