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    L’Europol arresta 66 persone per commercio illegale di carne di cavallo

    Credit: Europol
    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 16 Lug. 2017 alle 13:56 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:52

    La Guardia Civil spagnola, in coordinamento con l’agenzia Europol, ha smantellato un gruppo criminale che commercializzava, in tutta Europa, carne di cavallo non idonea al consumo umano, arrestando in tutto 66 persone.

    L’operazione si è svolta in coordinamento con le autorità di Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Romania, Svizzera e Regno Unito.

    Solo in Spagna, 65 persone sono state arrestate e accusate di reati come maltrattamento di animali, falsificazione di documenti, violazione delle norme igienico-sanitarie, ostacolo alla giustizia e riciclaggio.

    L’indagine era partita dalla Repubblica d’Irlanda. Nel 2013 le autorità dell’isola avevano individuato in alcuni lotti di carne bovina congelata tracce del farmaco anti-infiammatorio fenilbutazone.

    Le indagini portarono all’identificazione di un cittadino olandese e colpirono sia aziende attive nel commercio al dettaglio della carne che fast food, anche se in quel momento non era stato possibile identificare il luogo dove avveniva la contaminazione dei prodotti alimentari.

    Nell’estate del 2016, il servizio di protezione ambientale spagnolo avviò l’operazione Gazel. Gli agenti della Guardia Civil, scoprirono una truffa in cui cavalli etichettati come non idonei al consumo furono macellati in due diversi mattatoi.

    Gli animali provenivano dal Portogallo e da diverse località nel nord della Spagna, la loro carne veniva poi trattata in un impianto spagnolo e da qui inviata in Belgio.

    L’organizzazione criminale falsificava i dati identificativi degli animali modificando i loro microchip e la documentazione relativa.

    Gli investigatori iberici conclusero allora che i mattatoi spagnoli fossero solo una parte di questa organizzazione europea e scoprirono che essa era controllata dallo stesso cittadino olandese arrestato nel 2013 nel caso irlandese.

    L’uomo è stato di nuovo arrestato in Belgio domenica 16 luglio, in una azione coordinata dalla Polizia federale e dall’Agenzia federale degli alimenti in Belgio e dalla Guardia Civil in Spagna.

    In Francia, Portogallo, Italia, Romania, Svizzera e Regno Unito si sono svolte contemporaneamente diverse azioni di polizia per il ritiro della carne contaminata.

    In totale 66 persone sono state arrestate o indagate.

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