Venerdì 8 aprile, Mohamed Abrini, il cittadino belga ricercato per aver partecipato agli attacchi di Parigi del 13 novembre 2015, è stato arrestato dalle autorità belghe.
La notizia è stata diffusa dalla televisione belga VRT. Secondo diverse emittenti televisive del Belgio, Abrini sarebbe stato coinvolto anche negli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo in cui sono rimaste uccise oltre 30 persone e potrebbe essere “l’uomo col cappello”, ripreso dalle telecamere insieme agli attentatori dell’aeroporto di Zaventem.
Le autorità hanno confermato che “sono stati effettuati vari arresti collegati agli attacchi di Bruxelles e Parigi”, ma non hanno fornito ulteriori dettagli.
Un secondo uomo arrestato, invece, sarebbe stato visto insieme a Khalid Bakraoui nella stazione metropolitana prima dell’altro attentato. Secondo la televisione VRT alcune telecamere a circuito chiuso di un centro commerciale lo avrebbero ripreso mentre acquistava i borsoni utilizzati per trasportare l’esplosivo per gli attentati.
Mohamed Abrini era nella lista dei più ricercati d’Europa dopo essere stato identificato in un video in macchina insieme a Salah Abdeslam, il terrorista arrestato il 18 marzo, quattro giorni prima che gli attentatori colpissero la capitale belga.
Abrini è stato arrestato nel comune di Anderlecht. Se confermato, sarebbe il primo successo per i servizi di sicurezza belgi, aspramente criticati dall’opinione pubblica belga dopo gli attentati di Parigi e Bruxelles.
Secondo gli inquirenti, la sera del 13 novembre Abrini era con Abdeslam alla guida della Renault Clio poi usata per gli attacchi nella capitale francese.
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