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    Tutte le volte in cui sono state usate armi chimiche nella guerra civile in Siria

    Il 4 aprile 2017 almeno 72 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo con armi chimiche nella provincia di Idlib. Quali sono stati gli altri attacchi del genere?

    Di TPI
    Pubblicato il 5 Apr. 2017 alle 11:52 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:50

    Il 4 aprile 2017 almeno 72 persone sono rimaste uccise e decine ferite nell’attacco aereo con armi chimiche avvenuto nella città siriana di Khan Sheikhoun, nella provincia di Idlib, in mano agli insorti dell’organizzazione Fatah al Sham (ex Fronte al Nusra). Tra le vittime ci sarebbero almeno 20 bambini e 17 donne. 

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    Gli investigatori della sezione dei crimini di guerra delle Nazioni Unite hanno fatto sapere che stanno indagando sull’attacco con armi chimiche. In una dichiarazione la commissione d’inchiesta sulla Siria delle Nazioni Unite ha affermato che l’uso delle armi chimiche rientra nei “crimini di guerra e in una seria violazione dei diritti umani”.

    Non è la prima volta che le armi chimiche vengono impiegate nella guerra civile siriana. Dall’inizio del conflitto centinaia di persone sono morte in almeno tre attacchi che secondo le Nazioni Unite sono stati effettuati dal governo siriano e uno condotto dal sedicente Stato islamico. 

    I ribelli siriani e gli attivisti dell’opposizione dicono che le forze filo-governative hanno usato armi chimiche e bombe contenenti cloro in numerose occasioni. Il governo siriano ha sempre negato di aver usato tali armi.

    Ecco una cronologia di eventi legati all’uso di armi chimiche in Siria: 

    20 agosto 2012: l’allora ​​presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha affermato che l’uso di armi chimiche sarebbe stata una sorta di “linea rossa” che gli avrebbe fatto cambiare idea sull’intervento nella guerra civile nel paese.

    19 marzo 2013: il governo e l’opposizione siriana si sono accusati reciprocamente per un attacco che ha ucciso circa 26 persone, tra cui una decina di soldati governativi, nella città di Khan al-Assal, nel nord della Siria. Un’indagine dell’Onu stabilì che era stato utilizzato gas nervino sarin senza però identificare un colpevole.

    21 agosto 2013: Centinaia di persone sono morte asfissiate nella periferia della capitale siriana. Secondo gli investigatori delle Nazioni Unite alcuni missili terra – terra carichi di gas sarin sono stati sparati su aree popolate da civili durante la notte, mentre i residenti dormivano. Secondo gli Stati Uniti la responsabilità è del governo siriano, l’unica fazione del conflitto ad avere accesso al gas sarin.

    27 settembre 2013: il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ordina alla Siria di distruggere il suo arsenale di armi chimiche, a seguito di un accordo a sorpresa tra Washington e Mosca. Il Consiglio di sicurezza minaccia inoltre di autorizzare l’uso della forza in caso di non conformità.

    14 ottobre 2013: la Siria diventa uno dei firmatari della Convenzione sulle armi chimiche, che vieta dalla produzione, lo stoccaggio, e l’uso delle armi chimiche.

    23 giugno 2014: L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) dichiara di aver rimosso l’ultimo arsenale di armi chimiche del governo siriano. I funzionari dell’opposizione siriana sostengono che le scorte del governo non sono state del tutto distrutte. 

    7 agosto 2015: Il Consiglio di Sicurezza Onu autorizza l’Opac e gli investigatori Onu di indagare sull’uso di gas cloro contro i civili nelle zone controllate dall’opposizione. Il gas cloro sebbene non tossico come gli agenti nervini, può essere classificato come arma chimica a seconda del suo utilizzo.

    24 agosto 2016: L’Opac stabilisce che il governo siriano ha utilizzato due volte elicotteri per lanciare gas cloro contro i suoi avversari, nelle aree abitate da civili nella provincia settentrionale di Idlib. Un rapporto successivo accusa il governo di un terzo attacco. Gli attacchi si sono verificati nel 2014 e 2015. L’Opac ritiene inoltre che il gruppo Stato Islamico abbia usato gas mostarda.

    28 febbraio 2017: la Russia, alleata del governo siriano, e la Cina hanno posto il veto su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza per autorizzare sanzioni contro il governo siriano per l’uso di armi chimiche.

    4 aprile 2017: almeno 72 persone sono rimaste uccise in quello che i medici dicono che potrebbe essere un attacco al gas nervino nella città di Khan Sheikhoun nella provincia di Idlib, controllata dai ribelli. Le vittime mostrano segni di soffocamento, convulsioni, bava alla bocca. Secondo i testimoni l’attacco è stato effettuato da jet russi e siriani. Mosca e Damasco negano ogni responsabilità.

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