In Argentina una donna ha ucciso il proprio marito con 185 coltellate: l’uomo stava cercando di abusare sessualmente della figlia, secondo quanto riportato dai media locali.
L’omicidio si è consumato nella città di José Clemente Paz, nella provincia di Buenos Aires in Argentina. Il servizio d’emergenza è stato allertato da una chiamata anonima in cui si informava che un uomo era stata ferito con un’arma bianca.
La donna, come da lei stessa raccontato alle forze dell’ordine, quando è rientrata in casa ha trovato il marito che cercava di bloccare la figlia per abusare sessualmente di lei.
A quel punto la madre è entrata in cucina per prendere un coltello e ha aggredito il marito, colpendolo più di 100 volte. La maggior parte dei fendenti hanno raggiunto il torace dell’uomo.
Altri colpi sono stati invece diretti contro il collo, la testa e le braccia, mentre quattro coltellate, risultate fatali, hanno raggiunto il cuore e un polmone.
Anche la ragazza potrebbe aver avuto un ruolo nell’omicidio del padre, secondo la polizia argentina: la giovane, di 18 anni, è stata fermata ed è in carcere con la madre.
I poliziotti hanno ascoltato entrambe per capire cosa sia successo e ricostruire la dinamica dell’omicidio.
Tra le prove che gli agenti hanno raccolto sul luogo del delitto ci sono due coltelli insanguinati, su cui sono state effettuate le dovute indagini.
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per violenze domestiche e il suo assassinio ha diviso l’opinione pubblica argentina tra chi difende la donna che si è macchiata di questo crimine e chi invece non trova in nessun modo giustificabile quanto accaduto.
Chi invoca la legittima difesa con un marito e un padre violento ha anche espresso la propria vicinanza alla donna accusata dell’omicidio marciando davanti alla stazione di polizia. La folla ha chiesto la scarcerazione di madre e figlia.
Leggi l'articolo originale su TPI.it