In Argentina un uomo armato ha aggredito la vicepresidente Cristina Kirchner, puntandole una pistola in faccia mentre si stava dirigendo verso la sua abitazione a Buenos Aires. Kirchner era appena uscita dall’auto macchina quando è spuntata l’arma tra la folla dei sostenitori. Il presidente Alberto Fernandez ha parlato in tv di “tentato omicidio” e ha detto che “l’uomo ha premuto il grilletto ma la pistola non ha sparato”. Il tentato omicida è stato arrestato.
“Ora la situazione deve essere analizzata dal nostro personale per cercare di capire il movente e le intenzioni di questa persona”, ha affermato il ministro per la Sicurezza Anìbal Fernàndez. Dalle prime indagini è emerso che il tentato omicida aveva una pistola carica di cinque proiettili e mirava alla testa, ma gli uomini della sicurezza che circondavano la presidente lo hanno bloccato, e dalla pistola non è partito alcun colpo.
L’arrestato si era avvicinato a Kirchner mischiandosi ai tanti fan in attesa per salutarla e chiedere un autografo sul suo libro autobiografico. Kirchner, 69 anni, è accusata di frode e corruzione relative all’aggiudicazione di appalti pubblici nella sua roccaforte di Santa Cruz durante i suoi due mandati presidenziali (2007-2015). L’accusa ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione e l’ergastolo.