Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    L’Arcivescovo arriva alla processione su una Porsche decappottabile trainata da 50 bambini | VIDEO

    L'episodio è avvenuto a Zebbug, Malta, e le immagini hanno fatto il giro della rete costringendo alle scuse il prelato

    Di Massimo Ferraro
    Pubblicato il 16 Nov. 2018 alle 10:49 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:04

    Una scena surreale. Non solo perché nei filmati girati durante la processione si vede un vescovo in talare purpurea salutare i fedeli a bordo di una Porsche decappottabile. E neanche perché questa Porsche viene trainata da due lunghe file di bambini, una cinquantina in tutto, con delle grosse funi. Ma soprattutto perché nessuno dei presenti sembra in alcun modo stupito.

    Żebbuġ, Malta. Domenica 11 novembre 2018 nella piccola cittadina di Gozo si sta celebrando una processione religiosa. Il nuovo arcivescovo Gwann Sultana, appena subentrato dopo le dimissioni del predecessore, si fa portare per le vie del centro su un’automobile.

    Non una qualunque però. È una decappottabile, una Porsche Boxster S di uno scintillante grigio metallizzato. Il prelato è in piedi dentro il veicolo, le mani appoggiate sul parabrezza, sporge dal busto in su.

    La giornata è piovosa, intorno a lui i fedeli si coprono la testa per ripararsi dall’acqua e un paio di persone tengono in mano gli ombrelli per coprire Sultana.

    Accanto alla macchina, due lunghe file di cittadini in processione. Ma la macchina non procede con il motore acceso: a dettare l’andatura del corteo ci pensano una cinquantina di bambini, a giudicare dalle immagini non hanno più di 10 anni.

    Stanno letteralmente trainando la Porsche, con due grosse funi legate al veicolo. Sembrano divertirsi, qualche mamma ogni tanto si preoccupa di coprirli con l’ombrello.

    Dalle imagini, non sembra che i presenti siano infastiditi dalla scena. Ma gli scatti e i filmati hanno fatto il giro della rete e hanno sollevato un gran clamore.

    Tanto che l’arcivescovo si è dovuto scusare, anche se incredulo per le polemiche: “Mi dispiace, non credevo che quella processione avrebbe potuto suscitare così tante critiche. Credo che alcuni commenti siano profondamente ingiusti”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version