Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo AS, l’arbitro saudita Fahad Al-Mirdasi sarebbe stato arrestato per aver tentato di pilotare il risultato di una partita. Il classe 1985 avrebbe potuto arbitrare i mondiali, ma non sarà così. Anzi, c’è il serio rischio che li possa vedere dal carcere.
Scenario dello scandalo la finale di Coppa del Re saudita tra l’Al Ittihad e l’Al-Faisaly arbitrata poi dall’inglese Mark Clattenburg. La nota della SAFF (Federazione calcistica saudita) rilasciata lunedì ha reso noto che nella notte dell’undici maggio scorso l’arbitro designato in precedenza per la finale (Al-Mirdasi) avrebbe contattato “tramite un messaggio di testo” un dirigente di uno dei due club contendenti il titolo proponendosi, dietro pagamento, di sostenerne la vittoria.
Il dirigente in questione però non si è lasciato tentare e ha immediatamente segnalato la condotta di Al-Mirdasi alle autorità. La squadra e, nella fattispecie, il manager che non si è lasciato ingolosire da questa offerta sono tutt’ora ignoti.
Al momento, l’accusato è in stato di fermo e pare che abbia confessato il maldestro tentativo di pilotare la partita. Le autorità stanno comunque continuando le indagini. Nelle ultime ore è stato infatti sequestrato all’arbitro il cellulare e una serie di SIM nelle quali cercheranno, probabilmente, un’ulteriore conferma.
Oltre alle vie legali (rischia l’ergastolo) saranno presi anche dei pesanti provvedimenti sul piano professionale come la squalifica a vita. Nell’attesa il direttore di gara è stato ovviamente sospeso.
Non è chiaro cosa abbia spinto Al-Mirdasi a tentare il colpaccio, dato che era uno degli arbitri più promettenti e con più possibilità di andare al Mondiale di Russia 2018 dove si sarebbe messo in mostra e ottenuto popolarità nel suo paese e non solo.