La Commissione Europea riapre ai colloqui con la Turchia per l’adesione del Paese all’Unione Europea. I governi dei 28 Stati Membri sono stati incoraggiati a instaurare nuove trattative dopo lo stallo causato dalle dure repressioni del governo Erdogan sulle manifestazioni organizzate contro l’autoritarismo incalzante del Primo Ministro.
L’accesso della Turchia è strettamente legato al rispetto dei diritti dei cittadini all’interno dello stato. Il blocco europeo che ha a che fare con la richiesta di adesione del Paese dal 2005, ha sempre rimproverato la scarsa protezione dei diritti fondamentali tra gli altri ostacoli. Tuttavia, nel rapporto del 2013 presentato martedì scorso dalla Commissione Europea sono stati individuati segnali di progresso per la Turchia nel raggiungimento dei requisiti utili a supportare la candidatura per l’Unione Europea, tra i quali alcune riforme della giustizia e lo sforzo per il raggiungimento della pace con i ribelli curdi.
Le trattative potrebbero riprendere a novembre, dopo il vertice governativo europeo del prossimo 22 ottobre nel quale si esamineranno il caso turco e il report della Commissione. Il dialogo tra la Turchia e i Paesi Europei era fermo da tre anni.