Anziani costretti a combattere in una casa di cura: arrestate tre impiegate
“Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club”, è la celebre frase del film – Fight Club – di David Fincher con Brad Pitt, basato su un romanzo di Chuck Palahniuk. In quel caso, nella finzione cinematografica, il segreto veniva conservato, mentre nella realtà – per fortuna – le cose sono andate diversamente.
Sì, nella realtà, perché sono scattate le manette per tre donne impiegate in una casa di riposo che avevano organizzato un vero e proprio fight club in cui costringevano gli anziani ospiti della struttura a lottare fra loro. È successo in Carolina del Nord, Stati Uniti, dove la polizia ha arrestato la 32enne Marylin Latish McKey (32 anni), la 20enne Tonacia Yvonne Tyson (20) e la 26enne Teneshia Deshawn Jordan con l’accusa di aver appunto costretto delle persone anziane ricoverate nella casa di cura Danby House, nella città di Winston-Salem, a prendersi a pugni e combattere come su di un ring.
Le autorità di polizia di Winston-Salem hanno dunque portato a termine, con l’arresto annunciato lo scorso venerdì, un’inchiesta che era stata avviata a giugno a seguito di una denuncia di abuso su anziani. Gli inquirenti hanno raccolto una serie di testimonianze davvero agghiaccianti, con gli ospiti della casa di cura che hanno raccontato di essere stati costretti a fare dei veri e propri combattimenti. Questo avveniva con una certa frequenza e la gravità degli avvenimenti, una volta venuti alla luce, avevano già portato al licenziamento delle tre impiegate da parte degli amministratori della struttura.
Queste sarebbero dunque responsabili di un “duello” tra due donne di 70 e 73 anni, come di aver maltrattato dei soggetti disabili. Le persone che venivano costrette ad improvvisarsi “lottatori” erano, peraltro, molto spesso anche affette da demenza.