La polizia britannica ha avviato un’indagine penale per chiarire le accuse di crimini di odio antisemiti emersi all’interno del partito Laburista.
Il capo della polizia Cressida Dick ha detto che stanno valutando il materiale reperito online che a suo parere “potrebbe configurarsi come un crimine”.
L’annuncio è stato dato dopo che la LBC Radio aveva svelato di essere entrata in possesso di un dossier del Partito in cui sono descritti nel dettaglio 45 casi di odio razziale.
La radio LBC ha rivelato che le accuse mosse contro il partito comprendono anche minacce contro alcuni membri del Parlamento, tra cui un messaggio su Facebook che accusava una deputata di essere una “estremista sionista che odiava i civili” e sta per “avere un bel calcio”.
Le reazioni interne – La deputata laburista Margaret Hodge ha detto che il partito avrebbe dovuto informare la polizia stessa dell’esistenza di questo problema all’interno del partito.
“Penso che abbiano il dovere di occuparsi dei loro membri e delle accuse di crimini di odio razziale”.
“Io, che sono una parlamentare ebrea del partito Laburista, percepisco un sentimento di paura e per questo ritengo che l’azione intrapresa dalla polizia e dal partito sia molto importante”.
L’ex leader laburista Tom Watson ha detto di non essere “sorpreso” dalle accuse e che chiunque abbia tenuto questo tipo di comportamento deve “rispondere secondo quanto previsto dalla legge”.
I precedenti – A settembre, il partito Laburista ha accettato di adottare una definizione internazionale di antisemitismo, dopo una lunga discussione tra i suoi membri e ha promesso di incorporare tutti gli 11 esempi di odio razziale citati dall’International Holocaust Remembrance Alliance nel suo codice di condotta.
Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, è stato più volte accusato di comportamenti considerati antisemiti.
Corbyn si è schierato apertamente con i palestinesi nel conflitto mediorientale ed è stato spesso al centro delle polemiche nel corso degli anni: nel 2009 aveva inviato alcuni membri di Hamas ed Hezbollah a parlare al Parlamento; nel 2012 aveva criticato la decisione di rimuovere un murale di orientamento antisemita nell’est di Londra invocando la libertà di espressione.
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