Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Chi sono gli Antifa americani che Trump vuole inserire nella lista dei terroristi

    Antifa Usa Credits: ANSA
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 1 Giu. 2020 alle 16:17

    Antifa made in Usa. L’Azione antifascista è un collettivo internazionale radicale presente sia in Europa che negli Stati Uniti. Un movimento che si oppone ai neonazisti, al fascismo, ai suprematisti bianchi e al razzismo. Antifa Usa si è fatta conoscere in occasione degli scontri contro i suprematisti bianchi al raduno “Unite the Right” a Charlottesville, in Virginia, nel 2017. E adesso tornano in auge con le proteste per la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis, nel Minnesota.

    Non hanno un leader e sono organizzati in cellule locali autonome, gli Antifa sono in opposizione ai movimenti di estrema destra, come scrive il New York Times, e fanno campagna contro azioni che considerano autoritarie, omofobe, razziste o xenofobe. Sebbene non sia affiliata con altri movimenti a sinistra, i loro membri a volte lavorano con reti di attivisti locali come il movimento Occupy o Black Lives Matter. Questa galassia di organizzazioni di estrema sinistra, alcune delle quali teorizzano e praticano l’azione violenta come i black bloc, è finita nel mirino del presidente Trump, che la vuole inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche.

    Negli Stati Uniti il gruppo ha iniziato a crescere dopo l’elezione del presidente Trump nel 2016, per contrastare la minaccia dell’alt-right, la destra alternativa. Uno dei primi gruppi negli Stati Uniti ad usare il nome Antifa fu ‘Rose City Antifa’, fondata nel 2007 a Portland. Ha un ampio seguito sui social media, dove condivide articoli di notizie e talvolta cerca di rivelare le identità e le informazioni personali di figure della destra americana. Il movimento è stato ampiamente criticato dalla sinistra e dalla destra tradizionali. Dopo le proteste a Berkeley, in California, nell’agosto 2017, Nancy Pelosi ha denunciato “le azioni violente di persone che si definiscono Antifa” e ha affermato che dovrebbero essere arrestate. Ma non tutte le sue cellule sono violente e pronte ad agire con riots e saccheggi.

    Leggi anche: 1. “Il gigante buono”: chi era l’afroamericano morto soffocato dalla polizia negli Usa / 2. Derek Chauvin, cosa sappiamo sul poliziotto che ha ucciso l’afroamericano George Floyd / 3. George Floyd, spunta il video-verità che smentisce la polizia. La sequenza completa dell’arresto | VIDEO / 4. Essere un nero in America è ancora una sentenza di morte (di V. Montaccini)

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version