Il più antico monastero cristiano in Iraq è stata ridotto a un cumulo di macerie dall’Isis.
Per 1.400 anni il complesso situato su una collina vicino alla città di Mosul, nel nord dell’Iraq, era sopravvissuto alle aggressioni della natura e degli uomini.
Ma le foto satellitari ottenute dall’agenzia di notizie Associated Press (Ap) hanno confermato che il monastero di S. Elia di Mosul è stato completamente raso al suolo, presumibilmente tra l’agosto e il settembre 2014.
(Una foto satellitare pubblicata da Ap del complesso prima e dopo la distruzione)
Il complesso si aggiunge alla lista di più di cento siti di interesse storico distrutti dall’Isis in Siria, tra cui i resti archeologici della città di Palmyra, e in Iraq. Musei e antiche biblioteche sono stati saccheggiati e i beni sono stati venduti dai miliziani del sedicente Stato islamico.
“Una parte importante di storia tangibile è stata distrutta”, ha detto il reverendo Yousif Boji, che ora vive a Southfield, Michigan, ma che è stato in seminario a Mosul.