I militari turchi hanno dichiarato venerdì 10 febbraio 2017 di aver fornito ai militari russi le coordinate dei soldati rimasti uccisi in un raid condotto dall’aeronautica di Mosca un giorno prima dell’incidente. Il Cremlino si era in precedenza giustificato dicendo che i bombardamenti erano stati pianificati proprio sulla base delle informazioni fornite dalle forze armate di Ankara e che i tre soldati morti non si sarebbero dovuti trovare nel punto in cui sono stati colpiti.
Il comunicato diffuso dai militari turchi sostiene invece che le vittime si trovavano in quella stessa postazione da dieci giorni e che le loro coordinate erano state comunicate alla base aerea russa di Hmeimim, in Siria, e di persona all’addetto militare russo ad Ankara.
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