Angelina Jolie non è soltanto un’attrice, una regista e una mamma. Ma anche un’attivista e inviata dell’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. E proprio nelle vesti di ambasciatrice Jolie, nel corso di un meeting annuale sulla pace all’Onu, ha affermato: “Il mondo rimarrà bloccato in un ciclo di violenze e conflitti fino a quando le nazioni continueranno a mettere ogni altra questione davanti all’uguaglianza, ai diritti e alla partecipazione delle donne”.
“Le donne e le ragazze sono ancora la maggioranza delle vittime della guerra, oltre la metà dei rifugiati del mondo e la stragrande maggioranza delle vittime di stupro e violenza sessuale”, ha spiegato l’attrice hollywoodiana. Per Jolie, se nel mondo chi è coinvolto in una questione avesse il compito in qualche modo di trovare una soluzione, “allora la maggior parte dei negoziatori di pace, i ministri degli Esteri e i diplomatici sarebbero donne”.
La filantropa, poi, a proposito dei conflitti mondiali e degli attacchi ai civili ha detto: “Sembriamo incapaci di sostenere standard minimi di umanità in molte parti del mondo e questo, in un momento in cui l’umanità è più ricca e tecnologicamente avanzata come non mai, è più doloroso”.