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    Chi era Andrea Manfredi, l’italiano a bordo dell’aereo precipitato in Indonesia

    Ventisei anni con un passato da ciclista professionista. Ecco chi era la vittima italiana del disastro aereo

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 30 Ott. 2018 alle 08:08 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:02

    C’era un cittadino italiano a bordo dell‘aereo precipitato oggi in Indonesia. Si tratta di Andrea Manfredi, un ragazzo di 26 anni di Massa con un passato da ciclista professionista.

    Nel 2013 Andrea ha gareggiato con la Ceramica Flaminia. Nel biennio seguente ha invece militato tra i professionisti con la Bardiani CSF, prima di creare la Sportek, azienda che si occupa di misuratori di potenza e altri articoli per biciclette.

    Di seguito le immagini della vittoria di Andrea Manfredi alla Cabiate-Ghisallo nel 2010 nella categoria Juniores, luogo di pellegrinaggio dei ciclisti di cui la Madonna del Ghisallo è ufficialmente patrona dal 1949.

    Andrea era arrivato a Giacarta lo scorso 26 ottobre, una tappa prevista all’interno di un viaggio partito da Hong Kong. In queste ore, il suo profilo Instagram è stato riempito di messaggi di cordoglio da parte di amici e parenti.

    È stato il sito web indonesiano Kamparan a pubblicare la lista con i nomi dei passeggeri e, fra di loro, c’è appunto il nominativo dell’italiano.

    L’Unità di Crisi del ministero segue la vicenda in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Jakarta ed è in contatto con i familiari del connazionale in Italia.

    Il Boeing 737 della compagnia aerea Lion Air è precipitato in mare poco dopo il decollo da Giacarta. L’aereo era diretto a Pangkal Pinang, capitale della provincia di Bangka-Belitung.

    A bordo c’erano 189 persone, compresi i piloti e alcuni dipendenti del Ministero delle Finanze dell’Indonesia. Non è chiaro al momento se ci siano superstiti.

    Il Boeing 737 era entrato in servizio ad agosto di quest’anno e aveva solo 800 ore di volo. Il decollo era avvenuto alle 6.20 del mattino (mezzanotte e 20 in Italia): 13 minuti dopo il velivolo ha perso contatto con i radar.

    Tra i passeggeri c’erano anche tre bambini. Il pilota aveva richiesto, e ricevuto, l’approvazione per il ritorno alla base, poco prima di perdere il contatto il contatto radar, ha riferito un portavoce dell’ente per l’aviazione civile indonesiana, Yohanes Sirait, citato dall’agenzia Reuters.

    Tra le macerie dell’aereo sono stati rinvenuti uno smartphone e alcuni documenti dei passeggeri.

    L’aereo sarebbe precipitato in mare a una profondità tra i 30 e i 35 metri: alcuni sommozzatori sono attualmente all’opera per rintracciare i resti del velivolo e provare a salvare eventuali superstiti.

    La tragedia è avvenuta nei pressi di una piattaforma del gruppo petrolifero di stato indonesiano Pertamina.

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