Con l’avvento del Covid–19 l’America Latina ha registrato il più alto tasso di mortalità al mondo (30 per cento dei morti da pandemia a livello mondiale) con il conseguente incremento della povertà e delle tensioni sociali di cui hanno approfittato anche le grandi organizzazioni criminali. (Ne avevamo parlato in questo articolo). Di fronte a questa situazione ci si aspettava che il Centro e il Sud America sarebbero andate incontro a una crisi di tale portata da favorire nuove destre e (forse) anche nuovi golpe, che hanno da sempre caratterizzato parte della storia di questi Paesi. Eppure – a sorpresa – sembra proprio che i cittadini in vista delle prossime elezioni siano orientati a sinistra. E così i recenti avvenimenti che hanno interessato l’America Latina dimostrano un cambio di tendenza politica esteso a livello regionale, un ritorno a la izquierda dopo le recenti sconfitte in Argentina con l’elezione di Mauricio Macri e in Brasile con l’elezione di Jair Bolsonaro.
Le politiche di Trump sull’immigrazione, il Muro del Messico e il disprezzo per i latinos hanno portato in vantaggio chi era visto come come il contraltare alla superpotenza americana, osserva Alberto Flores D’Arcais su Repubblica. Inoltre, con il Covid è cresciuta l‘influenza di Cina e Russia in America Latina. Qui i farmaci anti-virali e i vaccini più economici provengono da aziende statali cinesi (Sinovac e Sinopharm) e il vaccino russo Sputnik grazie al suo massiccio uso è stato determinante nelle elezioni in Bolivia.
Nei prossimi appuntamenti elettorali le varie sinistre latino-americane si trovano già in un inaspettato vantaggio. Il primo risultato positivo si è visto in Bolivia a fine 2020 con la vittoria del leader del Mas (movimento socialista), Luis Arce, che ha battuto la favorita candidata della destra Jeanine Añez. E ancora in Ecuador, che ha visto in vantaggio al primo turno Andrés Arauz (il candidato progressista vicino all’ex presidente Rafael Correa) è il primo esempio del 2021.
Ora si voterà nel Salvador (28 febbraio), in Perù (11 aprile), in Messico (a luglio) ad Haiti (19 settembre), in Cile (21 novembre), in Argentina (24 ottobre), in Nicaragua e Honduras (entrambi a novembre) e i pronostici ci dicono che la Sinistra potrà avere un’importanza decisiva alle urne. La sua rivincita.