Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Amazon ha girato la serie “Expats” a Hong Kong ma nell’ex colonia britannica nessuno può vederla

    I primi due episodi, usciti il 26 gennaio su Prime video, risultano “al momento non disponibili” per gli abbonati della regione amministrativa speciale cinese

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 30 Gen. 2024 alle 13:44

    Amazon ha girato la serie “Expats” a Hong Kong ma gli abbonati dell’ex colonia britannica non possono vederla, almeno per il momento. La mancata disponibilità dei primi due episodi, usciti il 26 gennaio su Prime video, ha fatto gridare alla censura dopo l’ondata di repressione imposta negli ultimi anni dalla Cina nella regione amministrativa speciale.

    La serie, basata sul romanzo pubblicato nel 2016 “The Expatriates”, vede protagonista Nicole Kidman, è diretta dal regista di “The Farewell” Lulu Wang ed è ambientata nel 2014, tanto che il penultimo episodio mostra alcune proteste del “Movimento degli ombrelli” che quell’anno portò migliaia di persone in piazza per chiedere libere elezioni.

    Quest’ultimo fatto, collegato alla mancata disponibilità dei primi due episodi della serie a Hong Kong, ha fatto pensare a una forma di censura da parte delle autorità filo-cinesi della città, che invece finora si erano mostrate piuttosto disponibili con la produzione. Nel 2021 infatti consentirono alla troupe di aggirare le rigide regole anti-Covid all’epoca in vigore per continuare a girare gli episodi. Eppure in città la serie risulta “al momento non disponibili” per gli abbonati di Prime Video.

    Dal 2020 le autorità filo-cinesi hanno intensificato la repressione contro gli attivisti e il movimento pro-democrazia della città. Nel 2021 sono state approvate una serie di leggi contro la produzione e la distribuzione di contenuti contrari alla Legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino.
    Così la censura è intervenuta direttamente sui registi e sulle produzioni per assicurarsi che le loro opere si attenessero alle leggi in vigore nell’ex colonia, arrivando a impedire la trasmissione di interi film. Tali leggi, avevano però assicurato le autorità locali, non sarebbero state applicate alle piattaforme internazionali di streaming, che però restano soggette alle disposizioni della Legge sulla sicurezza nazionale in vigore in tutta la Cina.

    Nel novembre 2021 ad esempio, quando Disney+ sbarcò a Hong Kong, l’episodio della serie tv I Simpsons in cui la nota famiglia americana si recava a piazza Tiananmen a Pechino fu escluso da quelli disponibili in streaming.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version