Alta tensione tra Stati Uniti e Russia dopo il lancio di 59 missili da parte di Washington verso la base militare siriana di Shayrat, sospettata di essere quella da cui è partito l’attacco chimico che ha colpito la provincia di Idlib il 4 aprile.
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Nel pomeriggio del 7 aprile una nave da guerra russa è entrata nel Mediterraneo e si starebbe dirigendo verso i due cacciatorpedinieri americani che hanno lanciato l’attacco in Siria della scorsa notte, secondo quanto detto da Fox News.
Il premier russo Dmitri Medvedev ha scritto su Facebook che gli Stati Uniti, attaccando una base aerea siriana, sono arrivati “ad un passo dallo scontro con la Russia”.
Nella serata del 7 aprile, inoltre, il ministero della Difesa russo ha annunciato al Pentagono la chiusura della linea diretta per prevenire incidenti tra gli aerei militari in Siria. Chiusura che sarà effettiva a partire dalla mezzanotte, secondo quanto fatto sapere dal portavoce del ministero russo.
“Circa un’ora fa – ha spiegato il generale Konashenkov – è stato convocato al ministero della Difesa l’addetto militare dell’ambasciata Usa, al quale è stata consegnata una nota sulla sospensione da parte russa, dalla mezzanotte dell’8 aprile, dei propri impegni nel quadro del Memorandum sulla reciproca comprensione tra ministero della Difesa e Pentagono per la prevenzione degli incidenti e per la sicurezza dei voli dell’aviazione nel corso dell’operazione in Siria”.
Gli Stati Uniti stanno verificando l’ipotesi secondo cui la Russia possa aver avuto un ruolo o possa aver partecipato all’attacco chimico in Siria. Al momento, comunque, non ci sono prove. La notizia è stata data dai media americani citando una fonte del Pentagono.
Scontro anche all’Onu tra Russia e Stati Uniti. L’ambasciatrice di Washington alle Nazioni Unite, Nikki Haley, intervenendo al Consiglio di sicurezza, ha affermato che gli Usa sono “pronti a fare di più” e che non “resteranno a guardare quando vengono usate armi chimiche”. Haley ha poi attaccato direttamente Mosca, dicendo che “ogni volta che Assad ha passato il limite della decenza umana la Russia è stata sempre accanto a lui”.
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