Minare l’Europa dall’interno in modo tale da “liberarla dal mostro di Bruxelles”: è questo l’obiettivo della nuova alleanza tra i partiti antieuropeisti di estrema destra di Marine Le Pen, leader del Front National francese, e di Geert Wilders, capo dei populisti anti-islamici olandesi del Partito per la Libertà.
I due leader si sono incontrati all’Aia, dove hanno discusso della possibile cooperazione in vista delle elezioni europee che si terranno il prossimo maggio. Alla conferenza stampa congiunta che ha seguito l’incontro, Le Pen ha parlato di “una giornata storica”, dichiarando: “Il tempo in cui i movimenti patriottici erano divisi è finito.”
Marine Le Pen non fa misteri della sua volontà di minare le istituzioni europee dall’interno e ha dichiarato in un’intervista al Telegraph che se nel Parlamento europeo ci fosse una forte presenza di euroscettici, “l’Unione europea crollerebbe come l’Unione Sovietica”. Secondo lei, infatti, l’Unione non è nient’altro se non “un’anomalia globale” , che sarebbe meglio sostituire con una “cooperazione tra Stati sovrani”.
Per formare un gruppo autonomo nel Parlamento europeo, Le Pen e Wilders hanno bisogno di almeno 25 deputati provenienti da 7 diversi Paesi dell’Unione, per cui hanno dato inizio alla caccia agli alleati. Secondo un sondaggio pubblicato dal Financial Times e condotto in Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna gli euroscettici potrebbero contare su circa il 20 per cento dei voti. In Gran Bretagna il consenso arriverebbe al 25 per cento dei voti, in Spagna al 12 per cento, e in Italia al 19 per cento.
Nel nostro Paese, gli euroscettici potrebbero cercare alleati nei partiti populisti di estrema destra, che secondo un articolo pubblicato sul sito della Deutsche Welle sarebbero “sottovalutati” ma in continua crescita. Il consenso raccolto dagli estremisti, secondo la Deutsche Welle, proviene non solo dai neofascisti che sostengono Forza Nuova, ma anche dai tradizionali conservatori, e per tale motivo la linea tra “destra” ed “estrema destra” tende ad affievolirsi sempre più. Una alternativa potrebbe essere, invece, l’alleanza con i membri del Movimento 5 stelle, con cui Marine Le Pen concorda sulla nazionalizzazione delle banche e il referendum per uscire dall’euro, ma al momento i deputati del movimento hanno smentito ogni voce su un incontro con i leader stranieri.