Nei quartieri orientali di Aleppo sotto il controllo dei ribelli, le scorte alimentari stanno terminando e le ultime sono attualmente in fase di distribuzione. L’allarme è stato lanciato giovedì 10 novembre dalle Nazioni Unite.
L’ultima volta che un sostanziale numero di aiuti umanitari è stato consegnato nelle aree a est della città siriana risale al mese di luglio. A quattro mesi di distanza, circa 275mila persone che vivono sotto assedio nei quartieri orientali di Aleppo rischiano di morire di fame, poiché dalla settimana prossima non ci sarà più cibo a disposizione.
La denuncia è arrivata dal responsabile della task force umanitaria delle Nazioni Unite, Jan England, durante una conferenza stampa a Ginevra. Il funzionario Onu ha escluso che la distribuzione di altre derrate alimentari possa avvenire attraverso l’impiego di aerei-cargo, che trasportano enormi quantitativi di aiuti umanitari.
Questo non potrà essere realizzato in aree urbane densamente popolate, ha precisato England. “I prezzi dei beni alimentari sul mercato nero sono saliti alle stelle. Abbiamo notizie di famiglie disperate che non dispongono più di nulla”.
Il rappresentante della task force umanitaria ha poi ricordato come le Nazioni Unite hanno presentato la scorsa settimana a tutte le parti in conflitto, nonché ai loro sostenitori, un piano in quattro punti.
Questo comporterebbe l’evacuazione urgente di circa 300 pazienti che necessitano di assistenza medica, la distribuzione di cibo, la distribuzione di forniture mediche e medicinali, nonché il permesso accordato al personale medico di entrare in città in piena sicurezza.
England si è detto fiducioso circa l’accettazione di quanto chiesto, perché “se nessuno fornirà alcun aiuto medico, assistenziale e alimentare, la situazione sarà ancora più catastrofica”.
Le agenzie umanitarie sono riuscite a entrare nelle aree in mano ai gruppi ribelli solo nel periodo di luglio, quando l’assedio imposto dal governo di Damasco venne rotto per un periodo determinato, prima di riprendere l’offensiva.
Nel mese di settembre, le forze governative fedeli al presidente Bashar al-Assad hanno sferrato un duro attacco ai quartieri orientali di Aleppo, imponendo l’assedio in diverse aree periferiche della città.
I gruppi ribelli hanno risposto all’attacco nel tentativo di rompere l’assedio alla fine di ottobre, ma hanno trovato una forte resistenza. Secondo le Nazioni Unite, nelle ultime settimane i raid aerei e i bombardamenti hanno ucciso più di 700 civili nei quartieri orientali, mentre alcuni razzi lanciati dalla controparte hanno provocato decine di morti nella parte occidentale controllata dal governo.
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