L’esercito governativo siriano ha sospeso i combattimenti ad Aleppo est. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
L’obiettivo è quello di consentire l’evacuazione dei civili intrappolati nella zona dei combattimenti. Nelle ultime settimane l’esercito di Assad ha riconquistato il 75 per cento dei territori della parte orientale della città, che erano state nelle mani dei ribelli per quattro anni.
Nonostante l’annuncio, arrivano numerose notizie secondo le quali i combattimenti non sono stati completamente interrotti.
“Posso dirvi che oggi le operazioni di combattimento da parte dell’esercito siriano si sono fermate ad Aleppo Est perché c’è una grande operazione in corso per evacuare i civili”, ha dichiarato Lavrov, a margine di un incontro europeo tra i ministri degli Esteri in Germania. Il ministro di Mosca ha aggiunto che gli esperti militari russi e statunitensi si sarebbero incontrati a Ginevra sabato 10 dicembre per discutere sui modi di porre fine ai combattimenti ad Aleppo.
Un portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha confermato che Lavrov ha avuto un colloquio con John Kerry, segretario di Stato americano, ed entrambi hanno accettato di discutere di un cessate il fuoco che permetterebbe la consegna degli aiuti e l’evacuazione dei civili.
Nei giorni scorsi i combattenti ribelli avevano chiesto una tregua per permettere ai civili di lasciare il campo di battaglia. Ma entrambe le parti sospettano che l’altra sia intenzionata a utilizzare qualsiasi interruzione dei combattimenti per riorganizzarsi.
Secondo un portavoce delle Nazioni Unite, nelle ultime settimane sono morti almeno 800 civili e altri 3.500 sono rimasti colpiti.
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