Cile, trovato il cadavere della fotografa Albertina Martinez Burgos
In Cile, è stato trovato il cadavere della fotografa Albertina Martinez Burgos, 38 anni. Sulle cause del decesso sono in corso indagini da parte della polizia.
La reporter lavorava per la televisione locale Mega. Le circostanze della morte sono ancora da chiarire. Come riportano i media locali, gli amici della fotografa hanno rilasciato un comunicato in cui invitano a non formulare ipotesi affrettate che possano collegare il decesso alle proteste di piazza in corso in Cile.
Così recita il comunicato: “Ci teniamo a specificare che, in via ufficiale, non ci sono ancora informazioni certe sulla morte. Albertina era presente alla marcia di protesta di giovedì 14 novembre per la prima volta. Sappiamo anche che aveva un po’ di paura di assistere alle proteste, quindi ci teniamo a specificare che non stava documentando attivamente quanto accadeva. Chiediamo rispetto per la famiglia, gli amici e i colleghi”.
Un appello affinché si chiariscano le cause della morte è stato lanciato dal gruppo Coordinadora Niunamenoschile, che ha suggerito un possibile nesso tra la morte e l’attività della fotografa (il fatto che Martinez Burgos documentasse attivamente le proteste, come visto, è stato però smentito dalla lettera dei suoi amici).
Il principale punto oscuro riguarda la sparizione del materiale con cui Albertina lavorava, la sua macchina fotografica e il suo computer.
Il corpo di Albertina Martinez Burgos è stato trovato nella notte del 21 novembre in un appartamento dopo che i familiari, da qualche giorno, avevano perso i contatti con la donna.
La polizia sta vagliando la pista dell’omicidio, definito per ora solo “presunto”, perché sul corpo della fotografa sarebbero stati trovati segni armi da taglio, che potrebbero far pensare che la donna sia stata accoltellata.
Nelle prossime ore si attendono ulteriori dettagli da parte degli inquirenti per fare piena luce sul decesso.