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    Alabama: firmata legge sulla castrazione chimica

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 11 Giu. 2019 alle 07:37 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:58

    Alabama: la governatrice Ivey firma la legge sulla castrazione chimica

    Alabama firmata legge castrazione chimica – La legge sulla castrazione chimica per i reati sessuali contro i minori di 13 anni è stata firmata dalla governatrice dell’Alabama Kay Ivey.

    Il provvedimento obbliga i condannati per reati sessuali contro minori a sottoporsi alla castrazione chimica un mese prima di essere scarcerati e a loro spese.

    Secondo il decreto, inoltre, i detenuti dovranno continuare i trattamenti fino a quando un tribunale lo riterrà necessario.

    La castrazione avviene attraverso la somministrazione di farmaci, volti a rimuovere l’interesse sessuale e rendere impossibile a una persona di compiere atti sessuali.

    Se la persona interrompe il trattamento, gli effetti possono essere irreversibili.

    Secondo la governatrice Ivey si tratta di “un passo verso la protezione dei bambini”.

    Il decreto era stato proposto dal repubblicano Steve Hurst, membro della Camera dei rappresentanti dell’Alabama, ed era stato approvato da entrambi i rami del parlamento dell’Alabama lo scorso marzo.

    In Italia, un fautore della castrazione chimica è il leader della Lega Matteo Salvini che infatti ha commentato la legge dell’Alabama augurandosi che presto un decreto simile possa essere approvato anche nel nostro Paese.

    Per Salvini la castrazione chimica è “Un modo per prevenire altre violenze e intervenire su persone evidentemente malate”.

    “Sono convinto – ha proseguito poi il vicepremier – sia una buona pratica da adottare anche in Italia, come la Lega propone da anni”.

    Poco meno di un mese fa, l’Alabama era salita alla ribalta della cronaca per un’altra legge, che ha fatto molto discutere, quella sul divieto di aborto.

    Questo provvedimento stabilisce che l’aborto è vietato, anche in caso di incesto o di stupro. L’interruzione di gravidanza è consentita solo in determinate circostanze solo per salvaguardare la salute della madre.

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