Peter Dalglish, 60 anni, canadese, figura di spicco nell’ambito degli aiuti umanitari, è stato arrestato nella sua villa in Nepal con l’accusa di aver stuprato due bambini.
Pushkar Karki, capo dell’ufficio centrale investigativo centrale del Nepal, ha dichiarato che “Peter Dalglish è stato arrestato nella sua casa con due giovani nepalesi di 12 e 14 anni dopo settimane di indagini”.
Il caso è seguito dal tribunale di Kavre, una città vicino a Kathmandu.
Dalglish è stato accusato di aver violentato i due bambini e rischia fino a 13 anni di carcere, se condannato.
L’uomo, che ha negato le accuse, è una figura importante nell’ambito degli aiuti umanitari.
Ha contribuito alla fondazione dell’associazione Street Kids International e ha lavorato per decenni per un certo numero di agenzie umanitarie, tra cui il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani in Afghanistan.
Inoltre ha partecipato alla missione dell’Onu in Liberia in seguito all’emergenza ebola.
I suoi sforzi si sono concentrati nel corso degli anni sull’obiettivo di aiutare i bambini, sopratutto quelli di strada.
In Nepal non ci sono leggi chiare sui crimini legati alla pedofilia.
Una nuova serie di norme relative ai reati sessuali contro i bambini entrerà in vigore ad agosto 2018.
I funzionari del governo nepalese hanno riportato che Dalglis ha aiutato le famiglie che hanno perso le loro case durante il terremoto che devastò il paese nel 2015, uccidendo 9mila persone e danneggiando quasi un milione di case.
Secondo le prime indagini, l’uomo ha attirato nella sua casa alcuni bambini provenienti da famiglie povere, promettendo loro istruzione, lavoro e viaggi.
Una volta solo con i bambini, ne avrebbe abusati sessualmente.
Karki ha rivelato che “gli investigatori hanno seguito Dalglish per settimane, dopo aver ricevuto informazioni su presunti abusi”.
Si sospetta che l’uomo possa essere coinvolto anche in casi di abuso sessuale su minori risalenti a 12 anni fa.
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