In Africa una donna su quattro considera giustificabile la violenza coniugale. A dirlo è un sondaggio di Afro Barometer, una rete di ricerca panafricana indipendente che conduce sondaggi pubblici su democrazia, governance e condizioni economiche in Africa.
Sebbene la maggioranza degli intervistati (71 per cento) consideri la violenza coniugale “mai giustificabile”, il 28 percento sostiene che picchiare le donne è “sempre” o almeno “a volte” giustificato. Tra questi, il 24 percento sono donne e il 31 per cento uomini. In alcuni casi, fino a sette cittadini su dieci difendono gli abusi in casa.
Lo studio è stato condotto in 34 paesi e, oltre alla violenza sulle donne, analizza anche il sostegno a favore della parità di genere, le azioni dei governi a suo favore, la perseverante disparità di genere nell’educazione, l’impiego, l’accesso alla tecnologia. Dopo sei round di sondaggi in 38 paesi tra il 1999 e il 2015, quest’anno è stata pubblicata la settima edizione. Sono state intervistate, in totale, 45.823 persone nel periodo tra settembre 2016 e settembre 2018.
Dai risultati è emerso che l’accettazione della violenza sulle donne è particolarmente diffusa nell’Africa centrale e occidentale, soprattutto tra gli intervistati privi di un’educazione scolastica (41 per cento).
In Gabon (70 per cento) e Liberia (69 per cento), circa sette intervistati su 10 ammettono che è tollerabile danneggiare le donne, mentre la violenza femminile è una pratica ampiamente accettata in Niger (60 per cento), Mali (58 per cento), Guinea Conakry (58 per cento), Camerun (53 per cento) e Burkina Faso (53 per cento).
All’altra estremità del tavolo ci sono Capo Verde, Madagascar, Essuatini e Malawi, stati in cui dove solo uno su 20 tra i partecipanti al sondaggio ha ritenuto giustificabile questo tipo di pratica.
I giovani adulti (il 29 per cento dei giovani di età compresa tra 18 e 35 anni) sembrano leggermente più propensi ad accettare la violenza contro le donne rispetto agli anziani (25 per cento -27 per cento).
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