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    Dopo decenni l’Africa ha sconfitto la poliomielite, e lo ha fatto grazie ai vaccini

    Credit: Pixabay
    Di Angelica Pansa
    Pubblicato il 25 Ago. 2020 alle 11:17

    Dopo decenni l’Africa ha sconfitto la poliomielite, e lo ha fatto grazie ai vaccini

    L’Africa sarà presto dichiarata libera dalla poliomielite selvaggia, grazie ad una massiccia campagna di vaccinazioni. Lo ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Dopo decenni di incessante lavoro da parte degli organismi sanitari sanitari internazionali, dei governi nazionali e locali, dei volontari delle comunità e dei pazienti, a quattro anni dall’ultimo caso di polio registrato nel continente, finalmente ad agosto dovrebbe arrivare la conferma che l’Africa è libera dal virus.

    La certificazione deve essere rilasciata dalla Africa Regional Certification Commission (ARCC), organismo indipendente incaricato dal 1998, su mandato dell’Oms, di supervisionare il processo di certificazione e contenimento della poliomielite nel continente africano. Questa conquista è il risultato di una grossissima campagna di vaccinazione e monitoraggio dei bambini nel Borno – uno dei 36 stati della Nigeria, cuore dell’insurrezione jihadista nel Paese – ultima frontiera della lotta contro la polio in Africa.

    Cos’è la poliomielite

    La poliomielite è una grave malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni e va a intaccare il sistema nervoso centrale causando paralisi irreversibili e in alcuni casi anche la morte. Negli anni ’50 la poliomielite era una delle piaghe dell’Occidente: negli Stati Uniti nel 1952 vi furono oltre 21mila casi registrati. In Italia, nel 1958, ben 8mila casi. L’ultimo caso americano risale al 1979, mentre nel nostro paese nel 1982.

    Un’impresa epocale

    “È stata un’impresa epocale, raggiunta grazie ad una perseveranza e persistenza delle autorità davvero stupefacente” ha detto la dottoressa Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa. “Un netto miglioramento nella sorveglianza dei casi e una pervasiva campagna contro la disinformazione e lo scetticismo riguardo i vaccini, sfociato in più episodi di violenza nei confronti di operatori sanitari sono stati fattori chiave per l’eliminazione del virus” ha dichiarato Moeti. E ha aggiunto: “Vorrei rendere omaggio e dedicare questo traguardo a tutti i sopravvissuti alla polio che si sono uniti alla lotta contro questa malattia e che hanno contribuito a condividere le loro esperienze di disabilità e l’impatto che questo ha avuto sulle loro vite”.

    Gli ostacoli alla lotta contro la polio

    Grazie all’iniziativa dell’Africa Regional Certification Commission i casi di polio selvaggia in Africa sono passati da 350.000 nel 1988 ad appena 33 nel 2018. Una campagna del 1996 del presidente sudafricano e premio Nobel per la pace, Nelson Mandela, fu un contributo fondamentale nella lotta alla malattia. Tuttavia, la guerra civile che da più di 10 anni sta devastando la Nigeria ha avuto un grande impatto negativo sui progressi contro la polio. E diversi incidenti violenti sono scaturiti dal rifiuto delle vaccinazioni da parte delle comunità locali, fomentate dalla credenza che il vaccino non fosse sicuro, portasse HIV e l’Aids, e sterilizzasse le donne con il solo obiettivo di ridurre la popolazione. Almeno 67 operatori sanitari coinvolti negli sforzi per l’eradicazione della polio sono stati uccisi, molti altri sono stati attaccati e rapiti. Ricordiamo le nove operatrici sanitarie che, nel 2013, sono morte in un attentato di matrice jihadista mentre vaccinavano i bambini della città di Kano.

    Il 90% dei sopravvissuti è estrema in povertà

    Nel 1996, 75.000 bambini in Africa sono stati rimasti paralizzati a causa della polio. Oggi finalmente l’Africa è libera dalla polio ma “la lotta ora – ha dichiarato Moeti – è migliorare la vita dei sopravvissuti”. “Il novanta per cento dei sopravvissuti alla polio in Nigeria vive in condizioni di estrema povertà. Molti di noi vanno a strisciare per le strade per sopravvivere, chiedendo l’elemosina” ha detto Musbahu Lawan Didi, sopravvissuto alla polio e co-fondatore della Nigeria’s Association of Polio Survivors, che si batte per i diritti dei malati di poliomielite.

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