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    Afghanistan, talebani sempre più vicini a Kabul: prendono il decimo capoluogo in meno di una settimana

    Miliziani talebani nella città di Ghazni, il 12 agosto 2021. Credit: Str/Xinhua
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 12 Ago. 2021 alle 15:43

    Afghanistan, talebani sempre più vicini a Kabul: prendono il decimo capoluogo in meno di una settimana

    Continua la rapida avanzata dei talebani in Afghanistan, che oggi hanno preso anche la città strategica di Ghazni, il decimo capoluogo di provincia a essere stato conquistato dai miliziani in meno di una settimana. I successi militari degli ultimi giorni stanno avvicinando i talebani all’obiettivo di accerchiare la capitale Kabul e tornare al potere 20 anni dopo l’intervento militare della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.

    In risposta ai progressi dei talebani, il governo afghano ha sostituito per la terza volta in un solo anno il proprio capo di stato maggiore e ha proposto ai talebani un’intesa per condividere il potere allo scopo fermare le violenze. Secondo quanto riportato da al-Jazeera, citando una fonte governativa, l’offerta è stata recapitata tramite il Qatar, che ospita i colloqui di pace in corso a Doha.

    La rapidità dell’avanzata dei talebani, che hanno approfittato del ritiro delle forze statunitensi e dalla scarsa resistenza da parte delle forze governative, ha sorpreso l’amministrazione statunitense che, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, questa settimana ha accelerato i piani per evacuare l’ambasciata americana nel caso di un peggioramento della situazione a Kabul, che in base alle stime dell’intelligence statunitense potrebbe cadere entro 90 giorni.

    Oggi il governo danese ha annunciato che evacuerà i dipendenti della propria ambasciata e i membri delle forze armate presenti in Afghanistan. Le difficoltà delle forze governative hanno anche spinto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ad affermare che la Germania non presterà più aiuti finanziari, attualmente pari a 430 milioni di euro all’anno, “se i talebani conquisteranno il paese e introdurranno la sharia”. Durante il primo governo, durato cinque anni fino all’intervento militare della coalizione internazionale del 2001, i talebani avevano imposto leggi estremamente restrittive in particolare per i diritti di donne e minoranze, sulla base di un’interpretazione intransigente dell’Islam sunnita.

    Da venerdì 6 agosto i talebani hanno preso i capoluoghi di provincia di Faizabad, Farah, Pul-e-Khumri, Sar-e-Pul, Sheberghan, Aybak, Kunduz, Taluqan e Zaranj, quasi un terzo dei 34 capoluoghi totali, dopo essere arrivati a controllare il 65 percento del territorio afghano.

    A questi oggi si è aggiunta Ghazni, capoluogo dell’omonima provincia posizionata lungo l’autostrada che collega Kabul a Kandahar, le due città principali del paese. Le forze di sicurezza afghane hanno arrestato il governatore della provincia e il suo vice, fuggiti dalla città all’arrivo dei talebani.

    Oltre alla città, situata 130 chilometri a sudovest della capitale, nelle ultime ore i talebani hanno anche preso il quartier generale della polizia a Lashkar Gah, capoluogo della provincia di Helmand e liberato centinaia di detenuti nella prigione centrale di Kandahar, continuando ad attaccare la città di Mazar-i-Sharif, capoluogo della provincia settentrionale di Balkh, considerata di importanza strategica per la tenuta del governo. Qui ieri si è recato in visita il presidente afghano Ashraf Ghani, per controllare la situazione “generale della sicurezza” nel nord del paese, storicamente controllato dalle forze che hanno resistito al regime talebano negli anni ’90. Ghani ha incontrato i leader di importanti milizie locali per difendere dall’assalto dei talebani la città, vicina al confine con Uzbekistan e Tajikistan.

    “I talebani sono venuti più volte al nord ma sono sempre rimasti intrappolati”, ha detto Abdul Rashid Dostum, controverso signore della guerra, accusato in passato di crimini di guerra, e politico di origine uzbeka incontrato da Ghani.

    Ieri il governo ha anche sostituito il generale Wali Mohammad Ahmadzai, nominato a capo delle forze armate a giugno, con il generale Hibatullah Alizai, nel tentativo di invertire la tendenza e opporre maggiore resistenza ai talebani, come chiesto dai paesi occidentali. Ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato i leader afghani a fare fronte comune contro i talebani, ricordando che le truppe afgane sono più numerose dei combattenti islamisti.

    Secondo le Nazioni Unite, più di 1.000 civili sono stati uccisi in Afghanistan nell’ultimo mese. Secondo l’Onu dall’inizio dell’anno, il conflitto ha causato quasi 390.000 profughi, dei quali 5.800 sono arrivati a Kabul tra il 1° luglio e il 5 agosto.

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