Il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan ha fatto schizzare alle stelle i prezzi degli hijab e dei burqa, capi di abbigliamento tradizionale femminile che le donne sono state spesso costrette a indossare dai cosiddetti studenti coranici. A rivelarlo è l’agenzia di stampa afghana indipendente Pajhwok.
A Kabul i prezzi e le vendite degli hijab, che coprono la testa e le spalle, sono aumentati considerevolmente dopo la ripresa della città da parte dei talebani. “In passato vendevo al massimo quattro o cinque hijab al giorno, ma dopo il ritorno dei talebani ne vendo da 15 a 17”, ha rivelato all’agenzia afghana Faiz Agha, un negoziante di capi d’abbigliamento femminile della capitale.
“Prima del ritorno dei talebani, vendevo da sei a sette hijab al giorno, ma ora ne vendo fino a 20 al giorno”, gli ha fatto eco un altro venditore afghano in città, Niamatullah, secondo cui sono aumentati anche i prezzi. In passato un hijab era venduto a circa 1.000 afgani (meno di dieci euro), ma ora si arrivano a vendere per non meno di 1.200 afgani (circa 11 euro e 90 centesimi).
E stanno tornando anche i burqa, che coprono la donna dalla testa ai piedi. Secondo l’agenzia di stampa iraniana Isna, i prezzi di questo capo di abbigliamento sono aumentati di dieci volte in Afghanistan dal ritorno al potere dei talebani, che al momento non l’hanno ancora imposto per legge.
Negli scorsi giorni infatti il portavoce del movimento dei cosiddetti studenti coranici Suhail Shaheen ha annunciato che lo hijab tornerà “obbligatorio in conformità con la legge della sharia“, ma per ora il burqa non è all’ordine del giorno. Eppure le aspettative del mercato sembrano diverse.
Una donna afghana ha raccontato all’agenzia di stampa iraniana che ha dovuto passare diverse ore in fila per comprare un burqa. “I talebani hanno preso il potere a Kabul, sorprendendo tutti: pensavano che la città sarebbe stata in grado di resistere almeno per un anno o più”, ha raccontato la testimone. “I burqa sono difficili da trovare. Ne ho uno o due in casa, ma siamo tre donne nella mia famiglia: forse riusciremo a fare un hijab da un lenzuolo”.
Ma la questione non riguarda solo le donne. Abdul Malik, un venditore di turbanti di Kabul, ha svelato a Pajhwok che con l’arrivo dei talebani anche le vendite dei tradizionali copricapi per uomini sono aumentate. “In passato vendevo sei o sette turbanti al giorno, ma ora ne vendo circa una trentina”, ha rivelato Malik, secondo cui i prezzi variano dai 300 ai 3.000 afgani (da meno di 3 a quasi 30 euro – ndr) a seconda della qualità.
Un residente dell’11esimo distretto di Kabul ha ammesso di aver ricominciato a indossare il turbante con il ritorno dei talebani. “Fino a poco tempo fa indossavo il karakul (un copricapo di forma cilindrica che copre le tempie – ndr), ma ora preferisco il turbante nonostante i talebani non ci obblighino a portarlo”, ha raccontato a Pajhwok.