I militari italiani di base in Afghanistan sono stati attaccati con il lancio di un razzo Rpg contro un mezzo blindato sul quale erano presenti i soldati.
L’attacco è avvenuto nell’area, a circa 20 chilometri da Herat, nell’ovst dell’Afghanistan, in cui era in corso un’azione di addestramento.
Secondo quanto si apprende, nessun militare italiano sarebbe rimasto ferito: il razzo, infatti, non avrebbe colpito il mezzo blindato “Lince” ma sarebbe esploso nelle sue vicinanze, causando così solo qualche danno alla parte posteriore del blindato dovuto alle schegge.
La missione italiana in Afghanistan
L’Italia ha inviato in Afghanistan i propri militari nel 2003 in supporto alla “guerra al terrorismo” lanciata da George W.Bush dopo gli attentati dell’11 settembre 2011 per presidiare alcuni dei settori più a rischio nel Paese, soprattutto nelle aree di Khowst e Herat.
Secondo il ministero della Difesa italiano, uno dei paesi della NATO più attivi a livello militare in Afghanistan, il contributo nazionale previsto nel paese dal 1 gennaio 2018 prevede ancora “un impiego massimo di 900 militari, 148 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei, suddivisi tra personale con sede a Kabul, e contingente militare italiano dislocato a Herat” nel contesto del Train Advise Assist Command West (TAAC-W).
Recentemente il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha ribadito la volontà del governo di ridurre il contingente italiano che opera in Afghanistan nell’ambito della missione Nato Resolute Support, con il ritiro di almeno 100 dei 200 militari il cui ritorno a casa era già stato previsto dal precedente governo.
Secondo il rapporto pubblicato quest’anno dall’Osservatorio sulle spese militari MIL€X, l’Italia ha speso 1,3 milioni di euro al giorno per la guerra in Afghanistan, con un costo totale di 6,5 miliardi di euro spesi a partire dal novembre 2001 per tre diverse operazioni (Enduring Freedom fino al 2006, ISAF fino 2014, Resolute Support dal 2015).
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