Le forze della Nato hanno colpito con un bombardamento aereo un ospedale dell’organizzazione Medici senza frontiere a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan, uccidendo almeno 16 persone.
Secondo le informazioni che il governo afghano avrebbe fornito, nella zona della struttura si nascondevano alcuni terroristi.
Le forze della Nato ancora presenti in Afghanistan sono da circa dieci giorni impegnate al fianco dell’esercito governativo nei combattimenti nella zona di Kunduz, dopo che lo scorso 29 settembre la città era caduta nelle mani dei Taliban.
Nei giorni successivi, le forze di sicurezza afghane sono riuscite a riprendere il controllo di Kunduz, ma sono ancora impegnate in numerosi combattimenti all’interno della città.
Tra le 16 persone morte ci sarebbero anche tre bambini, e altre 30 persone risultano al momento disperse. Il quotidiano britannico Telegraph rivela però che i cadaveri sarebbero almeno 50.
Medici senza frontiere ha reso noto attraverso il suo account Twitter che il bombardamento è proseguito per oltre mezz’ora da quando l’ong sono stati avvisati del fatto che la struttura era in prossimità del luogo del raid.
Il portavoce delle forze statunitensi in Afghanistan, Brian Tribus, ha reso noto che l’esercito indagherà sull’accaduto.
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